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UFFICIO RECLAMI
Data pubblicazione: 10/01/2009 | CRONACA
FURTI IN CITTÀ | Le indagini potrebbero aver portato a una svolta
Monteroni, furti a raffica ai danni dei commercianti.
E i carabinieri denunciano un 35enne di Tricase
Ma non è detto che sia l'unico responsabile. Le indagini da parte dei militari dell'Arma della Compagnia di Lecce, va avanti anche in queste ore. L'uomo è accusato di possesso ingiustificato di chiavi e grimaldelli, e violazione della misura della libertà vigilata.

MONTERONI DI LECCE | Furti a raffica nelle scorse notti, ai danni di commercianti di Monteroni, ma anche di Arnesano. Che si erano visti sottrarre durante l'orario notturno, piccole quantità di denaro. Ma gli indiziati, in questi giorni, sono stati scansionati dai carabinieri della Compagnia di Lecce, diretta dal capitano Luigi Imperatore, che dopo aver controllato e valutato l'entità dei furti messi a segno, l'hanno ricondotta, presumibilmente a un'unica mano. La cosa che infastidisce i commercianti, fra l'altro, non è solo il bottino che viene portato via, quanto i danni che i malviventi fanno per potersi intrufolare all'interno degli edifici. Danni ingenti, per i quali si vedono costretti a sborsare un'ulteriore somma di denaro per poter ottemperare a quanto procurato dai malviventi. Intanto, proprio ieri, i militari della stazione di Monteroni hanno tentato di ristabilire l'ordine, individuando fra i possibili responsabili un uomo di Tricase, un 35enne, che i carabinieri hanno ritenuto opportuno denunciare a piede libero. L'uomo è già noto alle forze dell'ordine per aver avuto a che vedere a causa di precedenti penali contro il patrimonio. Quando l'uomo è stato controllato, con sé aveva una specie di temperino multiuso, completo di pinza, coltellino e cacciavite. I carabinieri della Compagnia di Lecce da diverso tempo hanno nella loro lista di indiziati alcuni pregiudicati del luogo e dei paesi limitrofi. Comunque, per contrastare il verificarsi consueto di questi fenomeni i carabinieri hanno ritenuto opportuno intensificare i servizi preventivi. Fra le altre cose, il 35enne di Tricase è risultato essere sottoposto alla misura di sicurezza della libertà vigilata, con obbligo di dimora nel Comune di Tricase. Per questo motivo è stato denunciato per possesso ingiustificato di chiavi o grimaldelli, e per violazione delle prescrizioni inerenti la misura di sicurezza della libertà vigilata. I carabinieri, di fatto, non attribuiscono a priori all'uomo tutte le responsabilità. Tant'è che proseguono le attività investigative al fine di trovare i responsabili dei furti avvenuti nei giorni scorsi. L'idea investigativa che si sono fatti, è che gli autori dei furti possano identificarsi sempre nelle stesse persone. Infatti, negli scorsi mesi erano stati effettuati numerosi appostamenti e mirati servizi volti ad acciuffare i ladri. Servizi che avevano portato anche a più arresti di alcuni individui del posto, noti a loro proprio per reati di questo tipo. La legislazione, però, fa sì che il periodo di detenzione per chi opera in questi reati sia minimo, tanto che poi tornano in libertà.

 

«NON LASCEREMO SOLI I COMMERCIANTI» | Per quanto accaduto nei giorni scorsi nella città, interviene il sindaco del luogo, Lino Guido, che con la sua azione amministrativa intende combattere la consuetudine di sentir parlare di microcriminalità: «Non lasceremo i nostri commerciati soli dinanzi alle minacce di una microcriminalità diffusa nel Salento e presente, forse con un peso specifico maggiore, nella nostra Monteroni. È questo l’impegno che mi sento di assumere in prima persona dinanzi ai cittadini e a un ceto produttivo importantissimo per la nostra città che spesso funge da vero e proprio front desk di balordi che non hanno di meglio da fare che seminare insicurezza nella nostra comunità. Hanno ragione i commercianti, una categoria importante che svolge un ruolo economicamente strategico per la città e che, proprio a causa della loro attività di intermediazione economica che li porta a far circolare denaro contante, frutto di impegno e lavoro, si vedono raggiungere da visite minacciose e sgradite che non solo li privano di incassi e sostentamento, ma che soprattutto arrivano a seminare un clima di paura e insicurezza tra i lavoratori del settore e tra i cittadini». Ma Guido ha chiesto pure aiuto al prefetto di Lecce, Mario Tafaro, e al questore Vittorio Ròchira: «In più di un’occasione ho chiesto loro, ma anche ai rappresentanti delle forze dell’ordine e delle istituzioni, un aiuto concreto e fattivo perché in qualità di primo cittadino avverto l’esigenza che Monteroni svolti, che si giri definitivamente la pagina triste della nostra quotidianità in cui la grande laboriosità di un’intera comunità civica, risulta essere macchiata dagli sconsiderati episodi messi in essere dalla microcriminalità. Adesso è il momento che insieme a me, a chiedere l’aiuto delle istituzioni e delle forze dell’ordine siano tutti quegli operatori commerciali che, quotidianamente, sono in trincea per assicurare la crescita del nostro paese e che, ogni giorno, si vedono destinatari di atti sconsiderati. È mia ferma intenzione convocare in città una riunione allargata non soltanto ai rappresentanti istituzionali e politici di maggioranza e opposizione, ma anche agli operatori commerciali e ai loro rappresentanti di categoria a livello provinciale per proporre un piano ancora più coordinato di richiesta di aiuto e al fine di ottenere risposte ancor più incisive. Una cosa è certa: questa amministrazione non sarà mai sorda al grido di aiuto che viene dai cittadini, a testimonianza della voglia di legalità di questo paese che non conosce forma alcuna di sottomissione omertosa. E di ciò ne dobbiamo essere tutti fieri sostenitori».

 

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