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UFFICIO RECLAMI
Data pubblicazione: 07/01/2009 | CRONACA
CRONACA | Denunciati dieci dei malviventi, la metà sono minorenni
Gang di giovanissimi blocca auto in transito.
Rissa con danni ingenti a cose e persone
Forse si tratta di una dimenticanza, sta di fatto che un’auto, con a bordo quattro giovani, lascia gli abbaglianti accesi, gesto che non è piaciuto ad alcuni giovani, metà dei quali minorenni che bloccano il mezzo ed iniziato a malmenare i malcapitati tra Vignacastrisi e Castro.

LECCE | Una gang di giovanissimi blocca un auto e pesta quattro giovani senza motivo. Il fatto è successo nella serata di ieri, intorno alle 18,30. I carabinieri della Compagnia di Maglie sono intervenuti sulla strada provinciale 83 che collega Vignacastrisi con Castro, dopo una segnalazione giunta sulla linea di pronto intervento 112, da parte di una persone che segnalava una rissa con feriti. I militari hanno identificato sia le vittime che gli aggressori, denunciandoli per violenza privata, lesioni personali e danneggiamento in concorso. Si tratta di: S. D. C., 20enne, studente, M. D. C., 18enne, studente, F.A., 18enne, studente, già noto alle forze dell’ordine, L.V. 20enne, operaio, P. F., 19enne, studente, A.U., 20enne, studente, già noto alle forze dell’ordine, M.P., 17enne, operaio, già noto alle forze dell’ordine, tutti residenti a Scorrano, insieme ad altri due ragazzi di Maglie, S.M., 15enne, studente, P.M., 19enne, operaio, già noto ai militari, e R.C., 17enne, residente a Diso, studente. Secondo quanto accertato, il gruppo insieme ad altre cinque persone in corso di identificazione, per futili motivi, legati probabilmente ad una controversia sulla circolazione stradale, sembrerebbe infatti che l’auto con a bordo i quattro giovani vittime dell’aggressione, avesse azionato gli abbaglianti incrociando le altre vetture, quattro in tutto, con a bordo gli aggressori. Il comportamento è sembrato assai scorretto al gruppetto di ragazzi che subito avrebbero attuato la vendetta e per tutta risposta avrebbero inseguito la l’Opel Corsa, l’auto degli aggrediti, con manovre da film d’azione. Una mini cooper ha sorpassato i quattro malcapitati, inchiodando inaspettatamente l’auto per bloccarla, non riuscendovi al primo tentativo, ne avrebbero effettuato altri, sino a quando non sono sopraggiunte altre tre autovetture con a bordo i complici. Così, a bordo delle quattro auto sono riusciti a bloccare ed a circondare il mezzo inseguito. In un estremo tentativo l’autista della Corsa, temendo il peggio, con manovra repentina era riuscito a liberarsi dalla morsa, individuando l’unico varco utile in retromarcia. Purtroppo, un po’ per sfortuna un po’ per l’emozione del momento, durante la manovra gli si è spento il motore e sarebbe stato raggiunto dal primo degli inseguitori che, sceso dalla macchina, sarebbe salito sul cofano e avrebbe sfondato il parabrezza con un calcio. Subito dopo sono arrivati gli altri componenti del branco e avrebbero costretto con la forza a scendere dall’auto tre dei quattro occupanti, mentre gli altri avrebbero recuperato dei massi da un muro a secco vicino, scagliandoli contro l’auto. Uno dei giovani, lanciando un sasso, avrebbe sfondato il finestrino e colpito alle spalle il ragazzo rimasto intrappolato all’interno. La vittima sarebbe stata poi trascinata fuori del veicolo e malmenata, cosa che stava già accadendo ai suoi amici. Danni ingenti per l’autovettura con parabrezza e finestrini sfondati da sassi e calci, oltre a varie ammaccature sulla carrozzeria. Danni anche per le vittime, tutte di Botrugno, un piccolo centro del Salento. I Quattro giovani hanno fatto ricorso alle cure mediche, riportando per fortuna lesioni lievi. Si tratta di un tecnico informatico 23enne, di uno studente  22enne, di un operaio 21enne e di un disoccupato anche lui 21enne, tutti di età compresa trai 20 ed i 22 anni e i medici gli hanno giudicati guaribili tra i 2 e gli 8 giorni. Guai in vista per gli aggressori sinora identificati. La loro posizione è al vaglio delle rispettive all’autorità giudiziaria competenti: quella ordinaria e quella per i minorenni. Intanto le indagini non si fermano. I carabinieri vogliono vederci chiaro e stanno cercando, in queste ore, di identificare gli altri componenti della banda. Il pm di turno per la procura minorile è il sostituto procuratore Simona Filoni, mentre per la procura ordinaria Emilio Arnesano.

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