TAURISANO | Auto incendiate a raffica in tutta la provincia. Da Lecce, a Copertino, fino a Galatone e ancora una volta Taurisano. E il bilancio degli incendi dolosi aumenta vertiginosamente. Gli ultimi episodi si sono registrati solo pochi giorni fa, ma a Taurisano gli incendi non sono un episodio nuovo. Proprio in città, due autovetture furono incendiate ai danni di padre e figlia. L'uomo, di 45 anni, operaio di una ditta edile, si vide da un momento all'altro incendiate un'Opel Combo e una Renault Clio. Guardiamo ai fatti del giorno. A Lecce, in via Cantatore, ieri sera attorno alle 20, un'autovettura è stata data alle fiamme. Il principio di incendio ha rischiato di distruggere anche gli altri mezzi che si trovavano lì vicino. La seconda vettura, di proprietà di una casalinga di 58 anni, è stata incendiata circa un quarto d'ora dopo le due di questa notte. Location dell'incendio, questa volta, è Copertino. In questo caso indagano i poliziotti della Sezione volanti della Questura di Lecce, che non escludono affatto possa trattarsi di un incendio doloso. Il terzo episodio, invece, è stato registrato a Galatone. In piena notte, poco prima delle tre, in via Campestre un'altra autovettura è stata data alle fiamme. Ma il dato più rilevante, probabilmente, si registra a Taurisano, dove due Alfa Romeo 147 che si trovavano distanti fra di loro circa venti metri, sono state date alle fiamme certamente dalla stessa mano. Il primo episodio, gli agenti di polizia del Commissariato di Gallipoli, l'hanno registrato attorno alle 3,40 in via Monte San Michele, quando sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco del distaccamento di Taurisano. Questa prima vettura è di proprietà di un giovane disoccupato di 27 anni, M.C., mentre la seconda autovettura è stata infiammata dopo circa tre quarti d'ora, alle 4,15 in via Monte San Martino che non è molto distante dalla prima via. In questo caso, si tratta di un'autovettura di proprietà di un intonacatore di 22 anni, A.A., del luogo, che l'aveva parcheggiata come di consueto davanti la propria abitazione. Che si tratti di un atto doloso, i poliziotti del commissariato di Gallipoli non hanno dubbi. Infatti, a pochi metri dalla prima Alfa 147 è stata trovata una tanica di benzina bruciata. Questo fa pensare che si tratti proprio della tanica che conteneva il liquido infiammabile utilizzato dalla mano dolosa.