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LECCE | Scippa una donna polacca, in piazza Ludovico Ariosto, proprio davanti agli occhi di alcuni passanti, e dinanzi all'abitazione di un giovane che, sentendo urlare, si è precipitato giù dal proprio appartamento per aiutare la signora in difficoltà. Era appena scoccata la seconda mezzora dopo le 14, quando un giovane magro, dalla carnagione scura, giubbotto chiaro e cappellino nero, con occhiali, era stato segnalato agli uffici della questura come l'autore di un furto. A quel punto, dopo che una pattuglia della Sezione volanti ha raccolto la segnalazione passatagli dagli agenti di polizia della Questura di Lecce, e raggiunta piazza Ludovico Ariosto, alcune persone che avevano assistito alla scena, avevano indicato alla volante la strada da percorrere. Da via Gabriele D'Annunzio, i poliziotti hanno svoltato in direzione di via Tasso. In quel frangente hanno scorto un giovane con una borsetta in mano che tentava di fuggire.
Dietro di lui, a circa dieci metri, c'era un altro giovane, che lo stava inseguendo nel tentativo di fermarlo. Quando li ha raggiunti la volante, i due hanno svoltato in via Petrarca, dove sono stati bloccati dagli agenti. Nel frattempo, il presunto ladro si sarebbe disfatto della borsetta buttandola per terra. Scesi dall'auto di servizio, i poliziotti hanno identificato il presunto autore del furto. Si tratta di Fabio Rizzo, 30 anni, di Nardò, sottocapo di terza classe della Marina Militare, del comando «Maribase» di La Spezia. L'uomo, incensurato, è stato riconosciuto dalla donna come l'autore del furto. Tanto è bastato. La donna, di 53 anni, lo ha denunciato, e i poliziotti consultatisi col magistrato nominato di turno, il sostituto procuratore Antonio De Donno, lo hanno dichiarato in arresto.
Intanto, i poliziotti hanno chiesto ulteriori delucidazioni, circa la presenza dell'altro ragazzo, che lo stava inseguendo. Si tratta di un inquilino della zona, che ha sentito la donna urlare per strada, vicino piazzetta Ariosto, tanto che quando si è affacciato al balcone, si è reso conto che nei suoi confronti fosse stato perpetrato un furto. Per questo motivo, ha ritenuto opportuno uscire dall'appartamento per inseguire il presunto ladro. Infatti, giunto all'incrocio con via Milizia, a quanto pare Rizzo si sarebbe accorto di essere seguito tanto da disfarsi della borsetta. Sarà ora la magistratura, ascoltando anche la difesa costituita dal difensore di Rizzo, l'avvocato Vincenzo De Benedettis, del Foro di Lecce, a stabilire la sua eventuale responsabilità.