TORRE RINALDA e SAN CATALDO | Si ribaltano due imbarcazioni, con a bordo rispettivamente due componenti per equipaggio. In quattro sono vivi per miracolo. È successo nel pomeriggio nelle due marine leccesi, Torre Rinalda e San Cataldo. Complice il vento che spira da nord, freddo invernale di tramontana, le due imbarcazioni si sono ribaltate, e hanno creato scompiglio in mare nel primo pomeriggio. Chi l'avrebbe mai detto, hanno pensato i componenti dei due equipaggi, che un vento così avesse potuto ribaltare le imbarcazioni? Eppure è successo, nonostante il peso dei componenti a bordo, che sono finiti in mare, e in entrambi i casi sono stati soccorsi dai pescatori che si trovavano lì vicino. Ma cerchiamo di fare chiarezza. Erano appena le 15,30 quando gli operatori della Capitaneria di porto di Otranto hanno raccolto una telefonata. La prima segnalazione era quella di San Cataldo. A causa del forte vento un'imbarcazione da diporto di cinque metri si è ribaltata e ha fatto cadere in acqua i due componenti dell'equipaggio. Entrambi, (uno di loro ha 36 anni), sono riusciti a sfuggire alla furia delle onde e del vento in poco tempo, grazie all'intervento di alcuni pescatori che si trovavano lì vicino. Con l'imbarcazione, i due stavano facendo rientro nel porticciolo, e proprio in fase di rientro il mezzo si è ribaltato. Sul posto per i soccorsi è intervenuta una pattuglia dei carabinieri del Nucleo operativo radiomobile della Compagnia di Lecce, diretta dal capitano Luigi Imperatore, e un'ambulanza del servizio sanitario d'emergenza 118.
Dal mare invece, è intervenuta una motovedetta della Capitaneria di porto di Otranto, la Cp 809 che ha provveduto a sgomberare l'area dall'imbarcazione di cinque metri che occupava il mare. A Torre Rinalda, invece, il fatto si è consumato attorno alle 16,30. Anche in questo caso, l'episodio è stato analogo. Una piccola imbarcazione con a bordo due persone si è ribaltata in mare. Causa ancora una volta il forte vento di tramontana, così come i flutti impetuosi. La barca si è ribaltata e i due sono caduti in mare in attesa dei soccorsi. Questa volta la segnalazione è stata smistata alla Capitaneria di porto di Brindisi, che nonostante tutto non è dovuta intervenire perché in mare c'erano già alcuni frequentatori del mare, che accortisi hanno prestato soccorso. Dopo averli recuperati, i due sono stati condotti a terra, dove ad attenderli nel frattempo era giunta un'ambulanza del 118. Fra i due solo uno di loro è apparso subito grave, tanto da essere stato trasportato al «Vito Fazzi». Fernando Barba, 53 anni il prossimo 22 gennaio, si è salvato per miracolo. I medici dell'ospedale «Vito Fazzi» di Lecce che lo hanno visitato gli hanno trovato acqua nello stomaco. L'avrebbe ingerita per evitare che entrasse nella trachea, e quindi affogare. Ora accertamenti in itinere, l'uomo è per fortuna in buone condizioni, nonostante pare abbia riportato un principio di annegamento. Quest'ultimo però sarà accertato al termine di una radiografia toracica. Guarirà in pochi giorni.