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GALLIPOLI | Sorpresi mentre aspiravano carburante. È tempo di crisi economica, si sa, ma quanto l'accisa sulla benzina sembrava stesse diminuando. Con i prezzi dei carburanti quasi in fase di assestamento. Sta di fatto, però, che in due, proprio questa notte, con una piccola pompa aspiratrice avrebbero tentato di portare via il carburante che si trovava nel serbatoio di una Fiat Punto. Poi però, i due sono stati scoperti dai carabinieri della Compagnia di Gallipoli, diretti dal tenente Alessandro Carpentieri, che li hanno tratti in arresto. In manette sono finiti Gabriele Casole, di 22 anni, disoccupato, e Gabriele Reho, di 18 anni, entrambi residenti a Gallipoli. Il servizio di perlustrazione che è stato predisposto dalla Compagnia, aveva in zona una pattuglia del Nucleo operativo radiomobile. Quando i due sono stati raggiunti, secondo i carabinieri avrebbero assunto un atteggiamento sospetto, tanto da essere stati oggetto di controllo da parte loro. Erano a bordo di una Peugeot 106, sulla quale c'erano due giovani. I militari li hanno notati maneggiare qualcosa. In mano avevano un tubo di plastica, e alcune damigiane piene di benzina. Vicino a queste anche alcuni arnesi. Mettere tutti i tasselli al proprio posto per i carabinieri non è stato difficile. L'attività illecita alla quale i due giovani probabilmente si stavano prodigando, era quella di asportare dal serbatoio dell'auto la benzina in essa contenuta. Lo dimostrano, quindi tanto la pompa aspiratrice di gomma, quanto le damigiane. Forse però, a dare ulteriore conferma, gli attrezzi, che sarebbero stati utilizzati dai due per forzare il tappo di chiusura del bocchettone del serbatoio. A quel punto, i due sono stati fermati e dopo essere stati accompagnati in caserma per ulteriori accertamenti, i carabinieri hanno ritenuto ci fossero tutti i presupposti per arrestarli con l'accusa di furto aggravato in concorso. Accusa della quale, i due dovranno rispondere dinanzi a un magistrato. Essendo per loro, la prima esperienza (i due sono risultati essere incensurati), i carabinieri li hanno tradotti in regime di detenzione domiciliare presso le loro abitazioni, in via Celso e in via Galatina.