CAVALLINO | Danneggia un'autovettura dell'istituto di vigilanza «Sveviapol» e i carabinieri lo denunciano. È quanto accaduto nella notte, a Cavallino. Un giovane operaio di 28 anni del posto, già noto alle forze dell'ordine, avrebbe lanciato petardi sull'auto, provocando il danneggiamento del cofano anteriore. L'auto della Sveviapol che veniva utilizzata per il servizio di pattugliamento è stata danneggiata. Ora, dovrà rispondere di danneggiamento di autovettura destinata a pubblico servizio, interruzione di servizio di pubblica utilità e accensione pericolosa di cose e oggetti. A Calimera, un giovane di 29 anni è rimasto ferito alla mano sinistra mentre maneggiava un petardo. In ospedale i medici gli hanno riscontrato un trauma di secondo e terzo grado. Ne avrà per quindici giorni, per via delle ferite tutto sommato lievi. A Ugento, un giovane 25enne si è ferito al volto sempre durante l'utilizzo dei petardi. È stato condotto d'urgenza nell'ospedale «Ferrari» di Casarano dove i medici lo hanno giudicato guaribile con 20 giorni di prognosi. Probabilmente, l'incidente più grave si è registrato a Salve. Lì, un 42enne di Gagliano del Capo ha perso parzialmente tre dita di una mano per lo scoppio di un petardo mentre festeggiava il Capodanno. Il ferito, ricoverato nell'ospedale di Tricase, guarirà in 40 giorni. È ricoverato all'ospedale di Tricase e la prognosi è di 40 giorni. A Nardò, invece, un uomo di 38 anni ha riportato ustioni ad una mano. Infine a Scorrano, un 26enne di Maglie ha riportato lesioni al volto a seguito dell'esplosione di un petardo, che quando è scoppiato gli ha fatto finire in un occhio alcune schegge. In questo caso, condotto in ospedale, è risultato guaribile in 15 giorni.
I carabinieri, comunque, prima dell'inizio delle festività natalizie, hanno intensificato i controlli, e avviato una campagna di sensibilizzazione attraverso una bancarella educativa che i militari avevano allestito in piazza Sant'Oronzo. Proprio lì i carabinieri spiegarono la pericolosità dei botti attraverso l'esposizione e il commento degli artifizi pirotecnici inertizzati. La campagna di sensibilizzazione venne portata nelle scuole, attraverso incontri con i giovani. Altre due persone sono state denunciate a Lizzanello. Nel corso di un controllo presso la propria abitazione, una di loro non si è fatta trovare, e ora è accusata di evasione, in quanto sottoposta al regime degli arresti domiciliari. L'altra denuncia, invece, è scattata nei confronti di una persona che ora è accusata di inosservanza delle disposizioni relative all'affidamento al servizio sociale. Nel corso dei controlli, i carabinieri del Comando provinciale di Lecce hanno setacciato tutta la provincia durante la notte, con controlli che continueranno per tutto il primo gennaio. In totale, i carabinieri hanno impiegato 250 uomini, e 130 pattuglie automontate che hanno controllato strade e locali, utilizzando etilometri e autovelox.