SALICE SALENTINO | Tragico incidente stradale. Le vittime sono due coniugi, che per la combustione dell'auto, andata letteralmente a fuoco, sono rimasti intrappolati nell'abitacolo, mentre l'auto era capovolta, e bruciava. I vigili del fuoco, quando sono intervenuti, hanno trovato due corpi carbonizzati. L'estrazione dei corpi dalle lamiere aggrovigliate, schiacciate e fumanti, non è avvenuta subito. Tanto che l'auto è stata avvolta da un lungo telo bianco disposto quasi fosse una campana. Fabrizio Caretto, 60 anni, di Salice Salentino, impiegato presso il Comune, e sua moglie, Alberina Rodio, detta Rina, di 55 anni, casalinga, sono le due povere vittime dell'ennesimo tragico incidente stradale che segna ancora una volta la strada statale 7ter. Il rettilineo è quello della Guagnano-Campi Salentina. Uscendo da Guagnano, agli occhi degli automobilisti (la strada è stata bloccata), ma soprattutto dei soccorritori la scena era drammatica. Sulla via appena illuminata dai fanali dei mezzi di soccorso, poco prima di arrivare nel centro abitato di Campi Salentina, le due vittime viaggiavano su una Fiat Punto Cabrio, che sarebbe andata a sbattere contro un'altra autovettura, sempre Fiat Punto. La difficile ricostruzione della dinamica dell'incidente, ancora con molti punti interrogativi, è toccata ai carabinieri del Nucleo operativo radiomobile di Campi Salentina, del tenente Simone Puglisi.
Secondo una prima ricostruzione, il conducente della cabriolet avrebbe effettuato una manovra di sorpasso, conclusasi però con un impatto frontale. Dalla parte opposta, infatti, nel frattempo era sopraggiunta l'altra Fiat. Inevitabile, inoltre, l'impatto con una terza autovettura, una Mitsubishi Colt guidata da Daniele De Matteis, di 26 anni, di Campi Salentina. Tanto è bastato per far capovolgere l'auto, che in un attimo ha preso fuoco. I due sfortunatissimi coniugi, si sono ritrovati avvolti dalle fiamme, nell'abitacolo trasformatosi in un rogo, quasi fosse un'esecuzione capitale. Inutili le chiamate, che per quanto tempestive, non hanno lasciato scampo. Per i due non c'è stato proprio nulla da fare. Ancora difficile chiarire il percorso che avrebbe fatto capottare l'auto. Si tenga presente che sui margini della carreggiata, in quel tratto di strada, non c'è il guard rail, ma solo le erbacce che dividono la campagna dalla banchina. Nell'incidente è stata coinvolta anche un'altra autovettura guidata da Marco Borelli, 25 anni, di Campi. La sua auto è finita in mezzo alla campagna. A fare chiarezza, sull'ennesima tragica morte a poco più di ventiquattro ore dal Capodanno, dovrà essere il magistrato nominato di turno, il sostituto procuratore Antonio De Donno, che dovrà esaminare quello che è rimasto dell'auto. Con questo incidente i due coniugi, che a Salice erano piuttosto conosciuti, lasciano due figli, Giuseppe, di 32 anni, e la sorella di 25 anni, Matilde.