LECCE | Ancora un incidente sul lavoro gravissimo, questa volta in città. Ad avere la peggio è stato un imprenditore del capoluogo, Ettore Rollo, di 45 anni, di Lecce. Attorno alle 14, si trovava in un cantiere edile che era stato allestito in via Regina Elena, nelle vicinanze di un'abitazione in ristrutturazione del quartiere San Lazzaro. Rollo stava seguendo i lavori di due operai. Questi stavano lavorando al primo di due piani dell'immobile, dove avevano assemblato alcune matrici dei casseri, cioè le colonne in legno dove si mette il cemento liquido per farlo solidificare, particolarmente usate nella realizzazione di pilastri portanti. A quanto pare, la porzione di struttura su cui si trovava, non è stata sufficientemente robusta a sopportarne il peso, tanto da esserne venuta giù. Il muretto, di circa un metro e cinquanta, è crollato, e alcuni conci di tufo hanno raggiunto Ettore Rollo, che è stato investito. I conci lo hanno colpito tanto alla testa quanto al corpo. Caduto per terra, ma a quanto pare non avrebbe perduto coscienza, tanto da essersi subito rialzato. Ma questa è solo la versione fornita dagli operai. In quel momento, stando a quanto avrebbero riferito, si sarebbe rialzato.
L'uomo è stato comunque soccorso. Trasportato al nosocomio leccese «Vito Fazzi», i medici dopo averlo visitato gli hanno prognosticato un trauma cranico e ferite sul dorso, sulla schiena, e alla spina dorsale. A quanto pare, nonostante sia stato trasportato in codice giallo, le sue condizioni nelle ore successive si sono aggravate. Ora è ricoverato nel reparto di Neurochirurgia, in prognosi riservata. Vista la gravità dell'incidente il magistrato nominato di turno, il sostituto procuratore Antonio De Donno ha disposto che al cantiere venissero messi i sigilli. Ordine al quale hanno ottemperato i carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Lecce, che in un primo momento si erano occupati di fare i rilievi del caso. Sul posto sono giunti anche gli ispettori dello Spesal, che hanno portato avanti i primi approfondimenti. Secondo gli specialisti, l'armatura non sarebbe stata realizzata a dovere. Pertanto, bisognerà accertare eventuali responsabilità da parte degli operai che lavoravano con Rollo per conto della sua stessa ditta, la EdilFortunato. Ora, appena avranno ultimato le indagini, manderanno tutto al magistrato, che a corredo del fascicolo avrà anche le dichiarazioni dei colleghi di lavoro.