LECCE | Si è svolta nella mattinata di oggi, presso la caserma «G. Miccoli», sede del comando provinciale della Guardia di Finanza di Lecce, la tradizionale conferenza stampa di fine anno. Le fiamme gialle hanno reso noto il bilancio dell’attività operativa svolta nel 2008 a tutela della sicurezza economico-finanziaria. Oltre al consuntivo dell’anno, è stato presentato il calendario storico del 2009. Tra i momento salienti della conferenza, vi è l’illustrazione dei più significativi risultati conseguiti dalle fiamme gialle salentine nel corso dell’anno e le anticipazioni delle linee di indirizzo per il prossimo anno. Per quanto riguarda la lotta all’evasione fiscale, la Guardia di Finanza, nell’arco di quest’anno, ha constatato basi imponibili sottratte a tassazione per circa 97 milioni di euro ed Iva evasa per 37 milioni di euro, superiori, quindi, ai dati della scorsa annualità, inoltre, sono state rilevate violazioni all’I.R.A.P. per 20 milioni di euro, pari al 150 per cento di tutto il 2007. Grazie ad una mirata e penetrante attività di programmazione delle attività di contrasto all’evasione è aumentato il rendimento medio di ogni singolo intervento ed è pertanto migliorata la qualità complessiva delle verifiche svolte. Si è conseguentemente prodotto un avanzamento sistematico della lotta all’evasione fiscale. Questo dato è confermato anche dagli esiti dell’attività operativa nei confronti dei soggetti che sfruttano il lavoro nero ed irregolare e che non presentano affatto le dichiarazioni dei redditi ed Iva. Infatti, i redditi evasi constatati nei riguardi degli 89 evasori totali scoperti quest’anno ammontano a 46 milioni di euro, con un significativo aumento della resa media di ogni singolo intervento, rispetto a quella dello scorso anno. Per le frodi fiscali penalmente rilevanti, che hanno condotto alla denuncia all’Autorità Giudiziaria di 111 persone, si è rilevato un aumento dell’Iva evasa mediante l’emissione e per cento l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, pari a 3 milioni di euro, superiore del 300 rispetto a quella scoperta nel 2007. Per quanto riguarda i controlli in merito alla spesa pubblica, la Guardia di Finanza ha costatato indebite percezioni di incentivi nazionali e comunitari, anche nel settore della spesa sanitaria, sono state scoperte truffe e responsabilità per danni erariali, per circa 28 milioni di euro. In questo contesto spicca l’incremento delle frodi al bilancio comunitario, aumentate del 42 per cento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Sono stati sequestrati, inoltre, capitali e patrimoni pari a 3 milioni di euro, costituenti prodotto, profitto o reinvestimento di reati di riciclaggio, usura, ed altri reati societari e finanziari. Di rilievo sono risultati i sequestri operati nei confronti delle organizzazioni criminali di stampo mafioso, oltre 1 milione di euro. Una delle attività di controllo svolte nel 2008, e che a giorni alterni ha occupato le pagine di cronaca nera, riguarda la contraffazione dei marchi. I servizi nel settore della tutela del «made in Italy» hanno consentito il sequestro di oltre 1,5 milioni di prodotti contraffatti, alterati o pericolosi, tra capi di abbigliamento, articoli di pelletteria, supporti audiovisivi e giocattoli. Per quanto riguarda i traffici illeciti di droga, sono stati sequestrati circa 30 chilogrammi di stupefacenti, 100 le persone denunciate, di cui 36 in stato di arresto. Nel solo comparto della detenzione per uso personale sono stati segnalati all’autorità prefettizia 586 soggetti e sequestrata oltre 1chilogrammo di sostanza stupefacente. Nell’ambito dell’attività di controllo alle frontiere terrestre e marittime, sono stati individuati 77 immigrati clandestini ed arrestati 9 soggetti per reati connessi. È confermata la recrudescenza delle frodi nel settore dei prodotti energetici, determinata dall’andamento altalenante dei prezzi dei carburanti, con il sequestro di circa 104 tonnellate di prodotti petroliferi, contro le 15 tonnellate dell’anno precedente. Nel contrasto agli illeciti nel settore dei giochi, delle scommesse e delle lotterie, si è registrato un apprezzabile incremento dei sequestri delle strumentazioni informatiche utilizzate per scommesse clandestine, pari al 9 per cento in più rispetto allo scorso anno. Nella mattinata di oggi è stato presentato il calendario storico del 2009. Alla scoperta degli antichi mestieri italiani legati ai compiti istituzionali assolti nel tempo dai finanzieri, per la tutela degli interessi economici e finanziari del Paese. È uno degli obiettivi dell’edizione 2009 del calendario della Guardia di Finanza, edito dall’«Ente Editoriale per il corpo della Guardia di Finanza», dedicato alla civiltà del sale. L’«oro bianco», come veniva chiamato, è stato sinonimo di lavoro e di vita per tante generazioni di italiani e il motore primario dello sviluppo economico, urbanistico, sociale e culturale di molte nostre città. È il racconto dell’Italia di un tempo: un percorso storico e culturale che offre uno spaccato della realtà del nostro paese vista dal corpo ed evidenzia gli aspetti socio-economici e di costume tipici di diverse epoche. Alla Guardia di Finanza, già dai tempi dell’unificazione d’Italia, era demandata la vigilanza della privativa fiscale sul sale e la tutela delle saline dove il prezioso elemento veniva prodotto grazie al duro e faticoso lavoro dei «salinari». Tuttavia il legame che unì i finanzieri alle saline andò anche oltre la tutela degli interessi dell’Erario, garantendo il bene degli stessi salinari e delle loro famiglie. Nel descrivere uno spaccato di storia nazionale e di vita vissuta, il Calendario Storico racconta un paese che si fa grande e descrive la Guardia di Finanza come una garanzia di sicurezza, quella stessa sicurezza - oggi definita «economica e finanziaria» - che assicura il rispetto delle regole di funzionamento del mercato e del lavoro. Il Calendario Storico 2009 è il frutto di una ricerca storica ed iconografica molto accurata. Particolare attenzione è stata rivolta allo stile dei contenuti ed alle illustrazioni. Quest’anno, infatti, la cura del testo è stata affidata ad un illustre cattedratico, Raffaele De Giorgi, ordinario di Filosofia del Diritto all’Università degli Studi del Salento. Dal punto di vista artistico, invece, l’edizione del Calendario è stata impreziosita da cinque dipinti ad olio realizzati appositamente da Antonio Tamburro che, con la sua espressività artistica, è riuscito a fissare sulle tele delle sue opere altrettanti momenti suggestivi e coinvolgenti della nostra storia. Ma questa edizione si caratterizza anche per altri aspetti. Parte del ricavato delle vendite, infatti, sarà devoluto all’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (Fao) per sostenere la lotta contro la fame nel mondo. In tal modo, il Calendario Storico della Guardia di Finanza si rende veicolo anche di ulteriori valori, oltre a quelli propri della storia e delle tradizioni della Guardia di Finanza. Infine, il Calendario intende testimoniare anche il rispetto per l’ambiente: la carta utilizzata per la sua stampa è infatti riciclata al 100 per cento ed è priva di cloro. Per la sua produzione non è stato necessario abbattere nessun albero. Il riconoscimento del suo elevato valore storico, culturale ed artistico è valso al Calendario Storico della Guardia di Finanza 2009 la concessione dei patrocini del Ministro dell’Economia e delle Finanze e del Ministro per i Beni e le Attività culturali.