LA SPEZIA | Ennesima vittima della strada, a perdere la vita un giovane salentino. Uno schianto fatale per un 19enne, Davide Leanza, apprendista in un’azienda meccanica. Una vita spenta tragicamente la notte fra Natale e Santo Stefano. Il giovane è morto a pochi metri dalla sua abitazione, abitava in via Pontegrande 90, a Termo, con il padre Ciro, operatore nel settore edile, e la madre Franca Cantoni. Era figlio unico. Mentre tornava a casa, dopo una serata trascorsa con gli amici a Sarzana, lungo il rettilineo che collega la città a Limone, per cause ancora in fase di accertamento, l’auto è uscita fuori strada accartocciandosi. Insieme al 19enne c’erano altri due coetanei, Mauro Gabriele e Andrea Garibbo. Gabriele si trovava al volante dell’auto, una Citroen Saxò, mentre Garibbo era seduto affianco. I due sono rimasti vivi per miracolo, nonostante le condizioni del veicolo, sono riusciti ad uscire fuori dalle lamiere. Una tragedia sfiorata per loro, ma che è costata la vita al giovane 19enne, che sarebbe dovuto scendere nel Salento, per festeggiare il capodanno insieme alla nonna materna, gli zii e i cugini. I parenti di Scorrano lo aspettavano, ma la vita di Davide Leanza è terminata a La Spezia, in un giorno di festa per tutti, anche per lui, che aveva organizzato una serata con gli amici per salutarli e augurare loro un buon 2009, proprio perché era imminente la sua partenza per il Salento. Gli amici hanno visto la morte in faccia, ma per loro solo qualche graffio. I due sono stati accompagnati al pronto soccorso, dove i medici gli hanno giudicati guaribili in una settimana. Mentre Laenza non ce l’ha fatta, il suo cuore ha cessato di battere dopo lo schianto, schiacciato dal tetto dell’auto. L’auto viaggiava verso la città, a metà del rettilineo, nelle vicinanze del bivio per San Venerio, proprio in quel punto si è verificato uno schianto tremendo. L’auto ha iniziato prima a sbandare, finendo sulla corsia opposta, successivamente ha centrato un furgone Fiat Doblò, danneggiando la parte anteriore sinistra del mezzo. L’auto a quel punto è uscita fuori dalla carreggiata terminando la corsa su due colonne in cemento, ma lo schianto mortale, che avrebbe fatto morire il 19enne, è stato lo schianto contro un palo della luce, cappottandosi nella strada sottostante, in via Montegottero, dopo un volo di qualche metro. Al momento non sono state chiarite le dinamiche della strage. Sul posto sono intervenuti i carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della compagnia del La Spezia, che stanno procedendo con le indagini, per cercare di capire come mai l’autista ha perso il controllo del mezzo. Oltre ai carabinieri sono intervenuti i vigili del fuoco, l’automedica Delta 1 del 118 e tre ambulanze. Sul posto insieme ad altri curiosi, senza conoscere le vittime, si era avvicinato il cugino di Davide, che ha scoperto la sorte del 19enne in diretta. Il cugino si era allontanato di casa per andare a cercare Davide, perché si erano dati appuntamento per andare a dormire insieme prima della sua partenza per il Salento, ma il telefono non squillava. «Davide - racconta lo zio Vincenzo Rammacca, volontario della Croce gialla - ha passato la giornata di Natale con i genitori a casa nostra a Ruffino. Verso sera ha deciso di uscire per andare a salutare gli amici. Sarebbe dovuto partire per Lecce, dove l’attendeva il Capodanno a casa della nonna». Mattia ha accompagnato Davide a casa a Termo. Quest’ultimo ha poi incontrato Mauro e Andrea e come tante altre volte il gruppetto è andato a Sarzana. Al ritorno, prima di svoltare per via Pontegrande, la tappa prevedeva l’accompagnamento di Andrea a San Venerio. Ma poco prima della svolta ad attendere la Citroen Saxo c’era un destino tragico.