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UFFICIO RECLAMI
Data pubblicazione: 21/12/2008 | CRONACA
L'AGGRESSIONE | Arrestati, sono stati condotti a Borgo San Nicola
Pugni, calci e schiaffi nel bar.
A Leuca, tutto per un malinteso
Il fatto circa mezzora dopo la mezzanotte. In due, Lucio Bisanti, 35 anni, e Giuseppe Ciardo, 33 anni, entrambi di Gagliano del Capo, sono finiti in manette. Avrebbero molestati i clienti di un locale, e poi aggredito un carabiniere romano in abiti civili.

SANTA MARIA DI LEUCA (CASTRIGNANO DEL CAPO) | La molla è scattata quando un carabiniere per sbaglio ha avvicinato i due facinorosi, che poco prima avevano parlato col comandante dei carabinieri della stazione di Castrignano del Capo. Aveva creduto fossero anche loro dell'Arma, per questo si è avvicinato, nonostante gli abiti civili e si è qualificato. Poco prima, nel bar di Santa Maria di Leuca, dove si trovava, si era sparsa la voce, che un certo «Bambinella» stava molestando i frequentatori del locale. Per questo ha pensato di fornire il proprio aiuto. Solo che i due ai quali si era rivolto erano proprio i turbolenti, tanto che uno di loro, gli avrebbe subito alzato le mani. Schiaffi, pugni e calci. Ma cerchiamo di fare chiarezza. Il fatto è successo questa notte, circa mezzora dopo la mezzanotte. Il luogo è un bar di Santa Maria di Leuca. All'interno, nonostante l'ora tarda, c'erano alcuni clienti. In due li avrebbero molestati. Lucio Bisanti, 35 anni, detto «Bambinella», e Giuseppe Ciardo, 33 anni. Il primo già noto alle forze dell'ordine, il secondo incensurato, entrambi di Gagliano del Capo. Avevano raggiunto il locale per trascorrere la serata, ma a causa del loro comportamento, stando a quanto rilevato dai carabinieri che hanno ascoltato i testimoni, avrebbero creato momenti di tensione tanto da richiedere l'intervento delle forze dell'ordine. I carabinieri, giunti sul posto dalla stazione di Castrignano, dopo aver parlato con loro, li hanno invitati ad allontanarsi pacificamente. Solo che, dopo venti minuti, i due che nel frattempo avevano abbandonato il locale, avrebbero cambiato idea. Tornati all'interno del bar, hanno ripreso le consumazioni. A quel punto, i carabinieri, che si sono accorti del loro ritorno all'interno dell'esercizio commerciale, li hanno raggiunti per accertare che stessero tenendo un comportamento corretto.

 

Solo dopo diversi minuti, quando i militari si sono accorti che la serata stava proseguendo tranquillamente, sono nuovamente tornati al normale servizio di pattugliamento. Nel locale, nel frattempo, si era sparsa la voce, che proprio «Bambinella» sarebbe stato quello che avrebbe fatto richiedere l'intervento della benemerita. Quando poi un carabiniere di Roma, che si trovava lì come cliente, si è rivolto a loro dicendo di essere un carabiniere intenzionato a dare una mano nel caso di ulteriore intemperanze, è successo il finimondo. Ciardo avrebbe aggredito il malcapitato tanto che il carabiniere ha tentato di rifugiarsi in un'altra stanza, in modo che non lo potessero raggiungere. I due però, palesemente arrabbiati, dapprima lo avrebbero raggiunto, poi gli avrebbero dato calci, pugni e schiaffi. Il carabinieri sarebbe rimasto immobile, incapace di difendersi. Subito dopo, i due si sono dati alla fuga. A quel punto, scattato l'allarme, i carabinieri di Castrignano, congiuntamente a quelli di Corsano, Salve, Tricase, e dell'aliquota radiomobile, hanno cominciato le ricerche. Dopo quasi due ore, uno di loro, Bisanti, è stato trovato nelle vicinanze della propria abitazione, mentre Ciardo sarebbe andato a dormire quasi nulla fosse successo. Bisanti, quando si è visto dichiarare in arresto, avrebbe addirittura minacciato di morte i carabinieri. Dopo le formalità di rito, e consultato il magistrato di turno della Procura di Lecce, i due sono stati condotti in carcere, nella casa circondariale Borgo San Nicola.

 

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