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COPERTINO e TRICASE | Circa 1400 articoli, ritenuti non conformi alle norme comunitarie. Sono stati sequestrati dai militari della Guardia di finanza di Copertino e Tricase. Nei guai sono finiti due commercianti cinesi, uno di 33, e l'altra di 43 anni. I finanzieri li hanno sorpresi mentre vendevano i prodotti privi di marchio Ce, e ritenuti quindi pericolosi per la salute. I 1400 articoli sono stati sequestrati ieri nelle due diverse località. Le operazioni alle quali hanno ottemperato i militari della brigata di Porto Cesareo e della tenenza di Maglie, sono state eseguite sulla base di quanto disposto dai colleghi del Comando provinciale di Lecce. Nel primo caso, a Copertino il 33enne era impegnato nella vendita di bigiotteria, ma anche di accessori d'abbigliamento, come cravatte e cinture per un totale di 900 pezzi. Nel secondo caso, invece, a Tricase, i finanzieri hanno posto sotto sequestro 500 pezzi fra batterie e giocattoli d'ogni tipo come bambole e palloni.
Il materiale plastico e le altre componenti non rispetterebbero le norme comunitarie. Il sequestro amministrativo nei confronti del 33enne che vendeva a Copertino ha portato anche alla segnalazione alla Camera di commercio. Insomma, per il Natale, la Guardia di finanza aumentera il giro di vite di controlli verso i commercianti, in particolare extracomunitari, per la vendita di materiale ritenuto pericoloso per la mancanza del marchio Ce, che garantisce nei confronti di chi acquista il prodotto sicurezza nei materiali utilizzati. Dunque, la lotta dei finanzieri non verte solo nei confronti dei marchi contraffatti, delle finte griffes, illecitamente riprodotte, ma puntano alla sicurezza del consumatore, del mercato e dell'erario. Queste ultime operazioni, infatti, sono state condotte nelle scorse ore con specifici controlli volti alla prevenzione e alla repressione della contraffazione dei marchi, e mirati alla tutela della salute e della sicurezza dei consumatori.