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PORTO CESAREO | Nell'ambito dei controlli sulla sicurezza nei posti di lavoro un operaio è stato arrestato mentre il suo datore di lavoro denunciato. L'operazione è avvenuta per mezzo dei carabinieri di Campi Salentina, coordinati dal comandante Simone Puglisi con l'ausilio dei carabinieri della stazione di Porto Cesareo, che hanno lavorato unitamente ai carabinieri del Nucleo ispettorato del lavoro di Lecce. Nel dettaglio, durante un controllo di un'impresa edile, mirata principalmente a controllare che la ditta ottemperasse alle norme di sicurezza, i militari si sono insospettiti dalle generalità fornite da un uomo di etnia senegalese. Si tratta di Tine Pape Gane, senza fissa dimora in tale stato per non avere ottemperato al decreto di espulsione emesso nei suoi confronti in precedenza.
Nel tentativo di eludere i controlli il senegalese avrebbe fornito le generalità di un suo conoscente di Leverano ignorando che quest'ultimo era già noto alle forze dell'ordine. A questo punto inevitabilmente, l'uomo è stato accompagnato al comando della compagnia dei carabinieri di Campi Salentina dove è stato sottoposto agli esami comparativi delle impronte digitali. Ed è proprio attraverso questo sistema che si è riusciti a risalire alla vera identità dell'uomo. Da lì l'immigrato clandestino è stato scoperto e per questo arrestato, poi su disposizione del magistrato è stato accopagnato presso la casa circondariale di Lecce. Nei guai anche il suo datore di lavoro, R.Q., di Porto Cesareo, titolare dell'impresa edile, che ora, dinanzi all'autorità giudiziaria, per via della denuncia a piede libero che è stata fatta, dovrà rispondere dell'accusa di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. (e.i.)