LECCE | È stato condannato nella mattinata di oggi il 47enne nato a Squinzano ma da tempo residente a Lizzanello, Nicola Immorlano. Il processo si è svolto con il rito abbreviato, la condanna inflitta è di cinque anni di reclusione. L’uomo, venditore ambulante di panini, «arrotondava» l’incasso con l'ausilio della droga. Oltre due chili di eroina, e 10,9 di cocaina, a cui sono stati aggiunti 214 grammi di sostanza da taglio. Un ingente quantitativo che avrebbe fruttato, per il suo valore, circa 90mila euro. Ed è così che il personale della sezione antidroga della squadra mobile della polizia di Lecce, coordinato dal capo Emilio Pellerano, hanno tratto il 7 agosto scorso il 47enne. Gli agenti da diverso tempo seguivano tutti gli spostamento dell’uomo. Il furgone per il fast-food, veniva depositato negli orari di riposo all'interno di un box, in «zona Morello» in un'area di circa 2mila metri quadrati. Proprio alla periferia del centro abitato, dove andava per rifornirsi probabilmente anche della droga che gli agenti gli hanno trovato. Con forti segni di nervosismo, è stato bloccato dalla Squadra mobile che, entrando nel garage, dov'era parcheggiato il furgone, e dov'è stato trovato dietro il sedile anteriore del passeggero, è stato rinvenuto uno zainetto con all'interno due chili di eroina, divisi in tre panetti da circa cinquecento grammi l'uno, 10 grammi di cocaina, e i 214 di sostanza da taglio. Inoltre, gli agenti hanno trovato delle cartucce (undici cartucce calibro 7.65 di cui una già esplosa) che però erano all'interno di un marsupio, con altre dosi già confezionate che indicavano la quantità della droga. Una quantità che varia da 1,5 fino a 40 grammi. La polizia di fatto ha poi proseguito nel suo lavoro, setacciando, in un secondo momento, l'abitazione dell'uomo. Nel corso della perquisizione, sono arrivati al cuore della sede per il confezionamento della droga, dove sono state anche trovate numerosissime banconote, per circa 9mila 500 euro. Inoltre, durante la perquisizione, furono rinvenuti del nastro utile per il confezionamento, di bilancini di precisione, cinque per la precisione di cui due elettronici, e poi, in una cassettina di metallo vi erano 119 grammi di eroina e 3,5 di cocaina. Il gip Antonio Del Coco ha riconosciuto tutte le attenuanti del caso. Immorlano, difeso dai legali Pantaleo Cannoletta e Giancarlo Dei Lazzaretti, era accusati di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.