LECCE | Due mezzi fermi al centro della strada, in via Gentile, a Lecce. Poi il controllo della polizia che ha appurato si trattasse di mezzi rubati. Uno di questi, è un'utilitaria, una Fiat Uno, l'altro un furgoncino Fiat per uso commerciale. È successo questa notte, attorno alle 3,40, che il personale della Sezione volanti della questura di Lecce, durante un'attività di controllo del territorio, percorrendo via Catalani, all'altezza dell'incrocio con via Gentile, ha notato due auto ferme al centro strada con due persone che ci giravano intorno. Visto il fare sospetto dei due, gli agenti hanno pensato di avvicinarsi per controllare cosa stessero facendo, e in un primo momento, hanno spiegato di essere in difficoltà. Il furgoncino si trovava dietro alla Fiat Uno di colore verde, dove vicino a quest'ultima c'era un giovane, che poi i poliziotti hanno identificato in Sandro Antonio Crescenzi, di 28 anni, originario di Linares, in Cile, ma residente a Scandriglia, in provincia di Rieti. L'uomo, già noto alle forze dell'ordine per precedenti contro il patrimonio, così come il suo compagno, Luigi De Simmeo, di 23 anni, originario di Gallipoli, ma residente a Matera, già noto per precedenti di polizia come guida in stato di ubriachezza, si trovava a due passi dal proprietario del furgone, che nel frattempo è stato ascoltato.
Il titolare ha riferito agli agenti di essersi fermato a prestare soccorso ai due ragazzi che gli erano sembrati in difficoltà con la loro auto. L'uomo ha chiesto ai poliziotti di aiutarlo a far scendere il ragazzo dall'auto. De Simmeo, infatti, si sarebbe introdotto all'interno della vettura dal portabagagli, dopo aver aperto il portellone. Gli agenti, ascoltato i due giovani, si sono resi conto che davano risposte evasive alle domande, assumendo così un atteggiamento sospetto. Hanno poi osservato l'autovettura notando che c'era una evidente forzatura nella parte superiore dello sportello del lato guida, oltrechè il tergilunotto divelto e lasciato per terra. Per questo motivo la pattuglia delle volanti, portando avanti ulteriori accertamenti, è risalita al proprietario della Fiat Uno, che è residente a Lecce, non molto lontano, non molto distante dal luogo dei fatti, che dopo essere stato contattato, ha confermato che la Fiat Uno gli fosse stata portata via dal parcheggio dinanzi la sua abitazione. Per questo motivo, gli agenti hanno ritenuto che ci fossero tutti i presupposti per poter parlare di furto, e sono scattate le manette. De Simmeo e Crescenzi sono stati dichiarati in arresti con l'accusa di furto aggravato in concorso. Poi, ascoltato il magistrato di turno, il sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Lecce, Donatina Buffelli, i due sono stati accompagnati presso la casa circondariale di Lecce.