LECCE | Giornata movimentata quella di ieri per la Guardia di finanza di diverse tenenze impegnata nelle operazioni di prevenzione e repressione della contraffazione di marchi e tutela della salute e della sicurezza dei consumatori e che ha dato come risultati una serie di sequestri. Nel dettaglio, la tenenza di Casarano, in più esercizi commerciali gestiti da persone di etnia cinese a Casarano, Taurisano, e Ruffano ha rinvenuto 1400 prodotti tra profumi come Chanel, Yves Saint Laurent, cosmetici, giocattoli e prodotti vari per addobbi natalizi privi del marchio «Ce» che ne certifica la sicurezza. Per quanto riguarda i profumi, rigorosamente contraffatti erano la fedele copia di quelli originali. La tenenza di Porto Cesareo, invece, ha eseguito una simile operazione a Veglie, sequestrando 500 articoli tra cui cosmesi, ciabatte e bigiotteria anch'essi privi del marchio «Ce». Anche la tenenza di Maglie, ha posto sotto sequestro alcuni capi in possesso di un ambulante di origine senegalese. Infine la tenenza di Lecce in due esercizi commerciali distinti, a Squinzano e a Novoli, gestiti da una persona di origini cinese, ha sequestrato 900 capi contraffatti. In seguito a queste capillari operazioni quattro persone sono state segnalate all'autorità giudiziarie e una persona è stata denunciata alla competente autorità amministrativa. La Guardia di finanza già dal mese di settembre, ha avviato a ritmo serrato, controlli in tutto il Salento, contrastando la contraffazione dei marchi. Con l’arrivo del Natale, i controlli si sono intensificati ancora di più. Nel mese di settembre le fiamme gialle sequestrarono in operazioni distinte, ma con un unico nome, ben 65mila capi di abbigliamento e accessori contraffatti, recanti il marchio di note griffe.
Le operazioni vennero eseguite nel territorio leccese, denunciando per la contraffazione dei marchi ben 13 persone, soprattutto asiatiche, tra questi vi era un salentino che operava a Lecce e dintorni. Si presume che da settembre ad oggi, le operazioni di sequestro effettuate dalle fiamme gialle nel Salento, siano collegate tra di loro. In alcuni casi, a contraffare i marchi ci pensavano persone provenienti dalla Grecia che, con la collaborazione di alcuni salentini, la smerciavano nei negozi. È andata male nella giornata di ieri per alcuni negozi cinesi che, in vista delle festività natalizie, avrebbero rinnovato la merce esposta sugli scaffali spacciando per originale capi abilmente contraffatti. La stessa cosa è avvenuta a settembre quando i negozi si rifornivano di merce autunnale e invernale. Una donna 30enne, che gestiva due negozi cinesi fra Squinzano e Novoli, è stata protagonista di un sequestro cospicuo. Le fiamme gialle leccesi hanno rinvenuto all’interno ben 900 capi contraffatti. Come ci sia arrivata la roba all’interno del negozio è da scoprire, fatto sta che in alcuni casi da settembre ad oggi, capi contraffatti siano stati posizionati sugli scaffali grazie alle spedizioni tramite corriere. Vale anche l’ipotesi della disponibilità economica dei gestori dell’esercizio, anche questo aspetto verrà chiarito con una serie di controlli nell’ambito fiscale. A Maglie sono stati rinvenuti diversi cd e dvd illecitamente riprodotti, in questo caso è stato denunciato all’autorità giudiziaria un cittadino senegalese. Continueranno senza sosta, soprattutto nel periodo natalizio, i controlli da parte della Guardia di finanza, mirati a contrastare la commercializzazione di capi contraffatti e la produzione di giocattoli ed altro sprovvisti del marchio «Ce», importante per la tutela del consumatore che ne riconosce la produzione e le particolarità del prodotto.