ALEZIO | Il tetto di un sansificio prende fuoco, all'interno del capannone che si trova nell'immediata periferia di Alezio sulla strada che porta a Tuglie. I vigili del fuoco del distaccamento di Gallipoli sono stati impegnati, intorno alle 17, a spegnere le fiamme che nel frattempo si erano propagate sul tettuccio in eternit della struttura adibata a deposito del nocciolo delle olive, all'interno di una struttura in cui ha sede un sansificio. All'interno del capannone si stavano facendo bruciare alcune pedane in legno, su cui venivano adagiati i sacchetti di plastica contenenti la sansa. I vigili del fuoco hanno scongiurato che il materiale bruciato andasse a finire all'interno dei tombini per via della sua pericolosità. I pompieri sono stati impegnati anche nel capoluogo leccese, così come a San Pietro in Lama e Gallipoli per fumo uscire dai cassonetti.
In questo caso, però, non si tratterebbe di un gesto riconducibile a un atto vandalico. Quanto piuttosto alla cenere delle caldaie o dei caminetti derivanti dal riscaldamento domestico che alcuni cittadini hanno gettato nel contenitore dei rifiuti organici quand'era ancora calda. E sempre nel pomeriggio, a Lecce, in via Lupiae, i vigili hanno tranquillizzato un anziano che non è riuscito a entrare in casa, nella sua abitazione, in via Lupiae. L'uomo ha atteso il loro intervento. Appena giunti sul posto gli hanno infatti aperto la porta d'ingresso. Intanto, nel pomeriggio la squadra sommozzatori dei vigili del fuoco ha provato alcune immersioni la largo di Gallipoli, come simulazione in vista della fase di recupero del motopeschereccio «Frangì» affondato ieri al largo del bacino San Giorgio, in territorio di Gallipoli.