LECCE | Sono stati condannati nella giornata di oggi gli accusati di detenzione illecita di polvere da sparo. Il fatto è accaduto a Torre Chianca. Ad indagare sul caso sono stati i carabinieri della compagnia di Lecce che, dopo accurati appostamenti e controlli di ogni tipo, hanno fatto irruzione all’interno di un’abitazione della marina leccese. Un blitz che ha consentito di rinvenire all’interno di uno stanzino del piccolo appartamento 10 chilogrammi e mezzo di polvere da sparo. Durante l’irruzione compiuta il 23 novembre del 2007, i militari bloccarono due latitanti. Si tratta di Peccatiello e di Campanile che si erano allontanati pochi giorni prima dalla comunità Emmanuel di Ugento, dove erano finiti per spaccio di sostanze stupefacenti e per rapina. Il processo si è svolto con il rito abbreviato e il gup Annalisa De Benedictis ha condannato Gelsomino Peccatiello, 38enne di Battipaglia, Antonio Campanile, 34enne di Lecce e Alessandrino Sariconi, 30enne di Castromediano a 6 anni di reclusione. Mentre Massimo Malinconico, 35enne di Lecce è stato condannato a 4 anni di carcere, l’unica assolta con formula piena è stata Ronzina De Leo, madre di Sariconi. Condanne più leggere erano state chieste dal sostituto procuratore Francesca Miglietta ma, dopo una riunione prima della sentenza finale, la richiesta degli anni invocati è stata modificata. I cinque erano difesi dai legali Franesco Maggiore, Paola Scarcia, Amilcare Tana e Giancarlo Dei Lazzeretti. La madre centrava poco negli affari illeciti dei ragazzi, si preoccupava soltanto di preparare da mangiare e pulire l’appartamento. Durante il blitz vennero ritrovati quasi 11 chili di polvere da sparo e un panetto di 100 grammi di hashish, inoltre i militari rinvennero un grammo di eroina, un bilancino di precisione e tutto il materiale utilizzato per il confezionamento delle dosi.