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UFFICIO RECLAMI
Data pubblicazione: 09/12/2008 | CRONACA
DROGA | Associazione a delinquere finalizzata a coltivazione e spaccio
Coltivano hashish, marijuana ed eroina.
Cinque persone finiscono in manette
Taranto e Lecce. I provvedimenti di custodia cautelare sono stati emessi dal gip Ercole Aprile, su rihiesta del pm. In manette Eriberto Giuseppe Tondo, 34 anni, Cosimo Di Mastrogiovanni e Marco Matino, 35enni, di Leverano. Poi, Romolo Tarantini, 25enne, Cristian Torsello, 31enne.

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TARANTO e LECCE | Avevano strutturato una piccola organizzazione criminale dedita alla detenzione e alla commercializzazione di sostanze stupefacenti. Il fulcro dell'attività criminosa si trovava a Leverano, dove sono residenti tre dei cinque arrestati, mentre altri due risiedono rispettivamente a Lecce, e Porto Cesareo. Uno di loro era la mente, mentre gli altri eseguivano quanto veniva disposto e concretizzavano il traffico di droga. Praticamente tutta la varietà che si trova in commercio. Il mercato della droga toccava interessi nei settori delle droghe «leggere», hashish e marijuana, ma anche in quelle pesante, cocaina ed eroina. Alle ordinanze di custodia cautelare, poi, c'è da dire che i finanzieri della Guardia di finanzia di Lecce, diretti dal maggiore Vito Pulieri, che hanno concluso questa mattina l'operazione, hanno lavorato con i colleghi di Manduria, nel tarantino, coordinati dal tenente Balestra. In manette sono finiti Eriberto Giuseppe Tondo, 34 anni, di Leverano, ritenuto il promotore, il dirigente, l'organizzatore e il finanziatore dell'attività criminosa, e con lui Cosimo Di Mastrogiovanni, 35 anni, di Leverano, Marco Matino, 35 anni, di Leverano, Romolo Tarantini, 25 anni, e Cristian Torsello, 31 anni, di Copertino. Le intercettazioni telefoniche sono state disposte dalla Procura di Taranto, che ha registrato l'evidente attività illecita grazie a frasi palesi. «Dieci chili ce li spartiamo in un mese e mezzo» avrebbe chiosato uno di loro durante una delle tante telefonate. Dichiarazioni sufficienti, per gli investigatori, a far partire le ordinanze a seguito delle quali, i cinque dovranno rispondere dei reati di partecipazione, assunzione, spaccio, detenzione, cessione di sostanze stupefacenti che sono state contestate a tutti. Fondamentale, ovviamente, il ruolo della Procura di Lecce. Il giudice per le indagini preliminari Ercole Aprile ha concordato il provvedimento col pubblico ministero titolare dell'indagine, il sostituto procuratore Lino Giorgio Bruno che ha disposto gli arresti. Fra gli episodi che hanno portato gli inquirenti a corroborare le ipotesi di reato, ce n'è uno in cui le fiamme gialle hanno bloccato il traffico di 135 grammi di eroina giunti nel Salento, dalla Lombardia, Milano e Brescia, per un valore di 7mila 600 euro. L'operazione dedita al contrasto dell'attività illecita legata agli stupefacenti ha richiesto l'intervento di quattro unità cinofile, un elicottero, cinque pattuglie, e altri baschi verdi sintonizzati rispettivamente su ogni singolo obiettivo. Per quanto concerne gli arresti, mentre gli altri sono stati arrestati in loco, per Tondo, il «capo» appunto, le manette sono arrivate da parte dei colleghi di Pordenone, che lo hanno trovato lì intento a sbrigare altre faccende. Tondo, fra l'altro, è un volto noto alle forze dell'ordine, perché fu arrestato una prima volta nella quale ottenne i domiciliari. Ma a quanto pare, non sarebbero la cocaina e l'eroina le sostanze verso le quali il gruppo stesse puntando di più. Durante le perquisizioni, i finanzieri hanno trovato un manuale attraverso il quale veniva spiegato passo passo come coltivare la canapa indiana. Dalla finanza, inoltre, fanno sapere i dati. Quelli dall'inizio dell'anno. Le fiamme gialle hanno ottemperato a 693 interventi, e hanno riscontrato 708 violazioni, 576 persone sono state segnalate all'autorità prefettizia, mentre 63 sono state denunciate a piede libero. Tra i dati, spuntano anche quelli sui sequestri di stupefacenti. 88 grammi di cocaina, 87 di eroina, col sequestro poi di sei autoveicoli, e quello più rilevante, relativo alle piante di canapa sequestrate ben 2162. Se questo è poco. (r.f.)

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