TIGGIANO | L'auto prende fuoco, e lei, una giovane ragazza che la stava guidando, dopo aver visto del fumo penetrare all'interno dell'abitacolo l'ha abbandonata in preda alla paura. È successo nel pomeriggio, che un'autovettura ha preso fuoco, tanto da richiedere l'intervento di carabinieri e vigili del fuoco. Il fatto è accaduto attorno alle 17, quando una Fiat Punto vecchio modello, di colore scuro, ha cominciato a emanare fumo dal cruscotto, a tal punto che la giovane che la stava guidando, l'ha abbandonata temendo che potesse scoppiare. In particolare per il fatto che la vettura è alimentata a gpl. La giovane stava percorrendo la strada provinciale 80 che collega Tiggiano ad Alessano. Durante il tragitto, a un certo punto si è accorta che dalla parte bassa del cruscotto, quella dove c'è l'accendisigari, cominciava a uscire fumo, a tal punto che l'odore di bruciato stava diventando piuttosto evidente. Fermata la vettura e spento il motore, la giovane ha aperto lo sportello, è scesa dall'abitacolo e si è allontanata, e ha chiamato i soccorsi. A quel punto dalla stazione di Corsano, sono intervenuti i carabinieri con appresso un estintore col quale hanno tentato di rallentare l'uscita del fumo, in attesa dei pompieri. E sono stati proprio i vigili del fuoco, giunti dal distaccamento di Gallipoli, a spegnere le fiamme, quando, usciti attorno alle 17,30 hanno raggiunto il veicolo sulla provinciale a bordo di un autobotte e hanno controllato il lavoro fatto dai carabinieri, che col loro estintore aveva già spento circa il 90 per cento del principio d'incendio.
I vigili del fuoco, che hanno poi stilato un verbale, hanno notato il fumo, e fra le tante ipotesi hanno messo in conto anche quella che potesse trattarsi di una microfuga di gas. I civili non hanno comunque escluso che si trattasse del surriscaldamento della ventola, ma con ogni probabilità le cause sarebbero da attribuire a un corto circuito. A quel punto, i vigili del fuoco hanno staccato la batteria dell'auto e hanno concretizzato l'idea che il fumo fosse stato provocato da un corto circuito. Intanto, a Miggiano, sempre nel pomeriggio, un palo della Telecom ha rischiato di cadere giù. L'umidità l'aveva distrutto alla base, e alcune segnalazioni giunte al 115 ha portato i vigili del fuoco sul posto, in via Giovanni Di Vittorio, a controllare. Giunti sul posto, hanno trovato il palo inclinato, dunque a rischio caduta, e con l'ausilio della polizia municipale, hanno provveduto a transennare la zona, per evitare che qualcuno si potesse fare male a causa della sua eventuale caduta. Ma non è tutto, la scorsa notte, a Presicce, ancora nel basso Salento, un cassonetto dell'immondizia ha preso fuoco. Anche in questo caso sono dovuti intervenire sul posto i vigili del fuoco. L'ipotesi, in quest'ultimo caso, è che si tratti di un incendio a sfondo vandalico.