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UFFICIO RECLAMI
Data pubblicazione: 07/12/2008 | CRONACA
L'INCIDENTE | Era nel Salento per lavorare alla fiction «Nebbie e delitti»
Cade nel vuoto, fratture al bacino.
Al «Ciolo», precipita nella scalata
Gagliano del Capo. Luca Gizzi, 37enne, di Roma, si trova a Otranto per lavoro. Nel pomeriggio, attorno alle 17, ha tentato di scalare la parete rocciosa del «Ciolo» adiacente il popolare locale «Gibò». Durante il free climbing, la roccia non ha retto ed è caduto nel vuoto.
di Roberto Fonte


GAGLIANO DEL CAPO | Prova a scalare la montagna, ma non ce la fa e cade nel vuoto, procuradosi due fratture. Aveva tentato la sfida più difficile, quella contro una collinetta rocciosa che si trova in località «Ciolo», a Gagliano del Capo, a pochi chilometri da Santa Maria di Leuca. Si tratta di un coraggioso praticante di free climbing, arrimpicata libera diremmo noi, che questo pomeriggio, attorno alle 17, affascinato dalla bellezza della collinetta rocciosa dove sorge uno fra i locali più popolari del Salento, il «Gibò», ha pensato di arrampicarsi, cogliendo la sfida lanciata da quello scenario spettacolare. E senza l'ausilio di protezioni. Luca Gizzi, di 37 anni, di Roma, dopo aver percorso le gradinate dal ponte del Ciolo, ha raggiunto la parte più bassa e ha cominciato la sua scalata con mani e gambe. Arrivato all'altezza di circa sei, forse sette metri, Gizzi non si sa per quale motivo ha perso l'equilibrio, e abbandonato la presa è caduto nel vuoto. Secondo una prima ricostruzione dei fatti, Gizzi non ha perso conoscenza. Dopo l'impatto con l'asfalto, ha cominciato a chiedere aiuto, e fortuna per lui, da quelle parti è passato un ragazzo di 25 anni, che dopo aver sentito l'imprecante richiesta, si è affacciato dal ponte e ha scorto il poveretto a terra in notevole difficoltà. È a quel punto che è stato dato l'allarme. Col cellulare, il giovane ha avvertito i carabinieri chiamando il numero di pronto intervento 112. Dalla stazione di Gagliano, avvertiti i colleghi della Compagnia di Tricase, diretti dal capitano Andrea Bettini, è partita una pattuglia che ha raggiunto la località e ha coordinato tutte le operazioni di soccorso, procedendo poi stilare un verbale. Sul posto sono intervenute due ambulanze del servizio sanitario d'emergenza 118, e nel frattempo sono stati avvertiti anche i vigili del fuoco al 115. Da Tricase, è partita la squadra di civili, che dopo aver raggiunto il ponticello del Ciolo, ha ottemperato alle operazioni di recupero del malcapitato. I carabinieri, intanto, hanno provveduto a ricostruire la scena dell'incidente, raccogliendo tutti i dettagli utili e ascoltando il ragazzo che aveva allertato i soccorsi. L'operazione di recupero per portarlo in ospedale non è stata semplice. L'uomo è stato immobilizzato, perché in un primo momento l'ipotesi è stata che si fosse fratturato qualcosa. La conferma, in ospedale. Dopo averlo immobilizzato stendendolo su una barella, i medici lo hanno portato all'interno dell'ambulanza, operando in particolare nella prima fase, cioè quella del recupero. Raggiunto il nosocomio «Cardinale Panico» di Tricase, la radiografia ha confermato la frattura al bacino e della vertebra «L5», mentre la tac ha scongiurato l'ipotesi di una lesione degli organi interni. La prognosi è di quaranta giorni. Dal centro cittadino di Gagliano, poi, sono arrivati anche polizia municipale e una squadra di volontari della protezione civile. Luca Gizzi si trova nel Salento per motivi di lavoro. Da Roma ha raggiunto Otranto per lavorare come microfonista per la «Franco Gianni», azienda alla quale è stata commissionata la presa diretta della serie televisiva «Nebbie e delitti», con Luca Barbareschi, fiction prodotta per Raidue, dalla casa di produzione «Casanova Film».

 

IL FREE CLIMBING | Il Free Climbing è un'attività sportiva di elevato livello atletico che prevede una discreta conoscenza di base delle tecniche di arrampicata su roccia. Con «Free Climbing» si intende l'arrampicata sportiva o libera su falesie, cioè su pareti del fondo valle che non presentano particolari problemi legati all'accesso, alla quota, alle condizioni meteorologiche. Generalmente si parte dal quinto grado e si procede via via nel perfezionamento attraverso le difficoltà del sesto, settimo, ottavo e via dicendo fino al decimo grado e oltre. L'arrampicata è uno sport affascinante, perché permette di avere un legame incredibile con l'ambiente. Tanti operatori organizzano corsi di arrampicata per principianti ed escursioni per ogni livello di bravura. Molto utili e ben programmati, sono gli stage di avvicinamento all’arrampicata libera, accessibili a tutti, e svolti sulle spettacolari pareti di diversi free climbing. Per tutte le stagioni e per tutte le condizioni atmosferiche, in Italia si trovano diverse location adatte all’arrampicata indoor. Il Free climbing è quinti un'arrampicata «libera», come dice la parola stessa, trae in inganno tutti coloro i quali si vogliano affacciare a questa bella disciplina. Il free climbing nacque come preparazione per i grandi alpinisti e le loro ascensioni, ben presto divenne una vera e propria disciplina e stile di vita. Oggi possiamo tranquillamente affermare che il free-climbing è uno sport per tutti anche grazie all’immenso lavoro di molti appassionati che attrezzano le varie falesie sparse per tutto il mondo e la nascita di tante palestre indoor.

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