MORCIANO DI LEUCA | Nuovo caso di abusivismo edilizio nel Salento. Durante dei specifici servizi finalizzati alla prevenzione e repressione dei fenomeni dell’abusivismo edilizio e dell’inquinamento ambientale, disposti dalla compagnia dei carabinieri di Tricase, coadiuvati insieme a quelli della stazioni di Salve e Castrignano del Capo, hanno portati alla luce diversi casi di violazione del codice penale nell’ambito dell’edilizia, in particolare, è stato denunciato a piede libero C.A., 55enne di Morciano. L’uomo avrebbe fatto recintare un fondo di sua proprietà, situato in località «Gnano», agro del comune di Morciano di Lecua, con un muro di recinzione alto un metro e lungo 260 metri. La costruzione, edificata con mattoni in cemento, è stato sottoposta a sequestro. A Santa Maria di Leuca, invece, i carabinieri della stazione di Castrignano hanno sottoposto a sequestro un’intera abitazione su decreto dell’autorità giudiziaria. Le indagini svolte dai militari, con l’ausilio dell’ufficio Tecnico del Comune di Castringano e dell’ufficio di Igiene di Tricase, hanno permesso di verificare che il pozzo nero asservito all’abitazione aveva delle perdite che provocavano pericolose infiltrazioni di acque reflue nel sottosuolo. Al proprietario, B.G., 47enne romano, è stata contestata anche la violazione dell’articolo 674 del codice penale.