MINERVINO DI LECCE | Gli puntano il fucile in faccia e gli dicono di farsi consegnare il denaro. Che la figlia, di un imprenditore agricolo del posto ha dovuto portare da casa, per evitare che al padre facessero del male. Lo hanno strattonato e percosso, poi lo hanno tenuto a bada in attesa dell'arrivo della figlia. Quattro balordi, tutti col volto travisato, ieri sera, attorno alle 19,30 hanno seminato il panico all'interno di un'azienda del posto, un frantoio oleario, meglio noto come «Masseria Pisanello», che prende il nome dall'omonima località. Lucio Benegiamo, di 62 anni, di Giuggianello, è stato tenuto sotto sequestro fino all'arrivo della figlia Valeria. Con le pistole e i fucili puntati sul volto, Benegiamo è stato costretto dai malviventi a chiamare la moglie, che si trovava a casa, dicendole di portare al frantoio oleario la somma contante che aveva in casa. Valeria dopo aver preso il danaro, con coraggio si è recata sul posto, e ha consegnato il denaro con la speranza che venisse subito rilasciato il padre.
I quattro, a quel punto, arraffato il contante, hanno perquisito le tasche del malcapitato ma anche degli altri operai, sotto gli occhi delle altre persone presenti. Si sono impossessati di due portafogli, contenenti complessivamente 340 euro. Solo a quel punto si sono dati alla fuga, a bordo di due autovetture di grossa cilindrata. Benegiamo, subito dopo, per via della forte emozione, si è sentito male, ed è stato condotto al pronto soccorso dell'ospedale «Ignazio Veris Delli Ponti» di Scorrano, dov'è tuttora ricoverato. I medici che lo hanno visitato gli hanno trovato ferite, e lesioni multiple. Qualche problema anche al cuore, con un principio di infarto del miocardio per il quale hanno disposto il suo ricovero. Intanto, per tutti i rilievi, sono intervenuti sia ieri che questa mattina, i carabinieri della Compagnia di Maglie, unitamente ai colleghi della sezione rilievi del Nucleo investigativo del Reparto operativo di Lecce che stanno raccogliendo indizi utili per le indagini.