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MELENDUGNO | Continua imperterrito l'impegno dei carabinieri nella lotta contro i reati di natura ambientale. In particolare, nell'ultimo episodio, i Carabinieri di Lecce, del capitano Luigi Imperatore, insieme ai militari del Nucleo Operativo Ecologico, diretti dal capitano Nicola Candido, negli ultimi giorni hanno effettuato una serie di controlli a tappeto. Ieri mattina, l'ennesimo blitz. Durante il controllo di una fabbrica che lavora il marmo, nella zona industriale di Melendugno, è stata scovata un'area di circa 220 metri quadrati, dove vi erano accatastati ingenti quantitativi di rifiuti inquinanti, e altro materiale di vario tipo, come marmo, plastica, legno, aste metalliche ed elettrodomestici di varia natura. Sono due le persone denunciate a piede libero all'autorità giudiziaria, secondo l'articolo 256 del decreto legislativo 152 del 2006, poiché smaltivano illecitamente i rifiuti prodotti dall'attività industriale all'interno di una discarica abusiva.
Si tratta dei proprietari dell'azienda in questione, un uomo di 55 anni e una donna 57enne, entrambi di Melendugno. Localizzare il sito, da parte dei carabinieri, in un'area così vasta non è stato facile. Tanto che i militari di Melendugno hanno dovuto fare ricorso ai colleghi del Nucleo elicotteristi di Bari, che in una delle numerose perlustrazioni effettuate via aerea su tutto il territorio di Lecce, aveva localizzato e segnalato l'area che ieri è stata controllata. I carabinieri, dunque, ritengono che il 55enne, e la 57enne, smaltissero illecitamente i rifiuti prodotti dall'attività industriale all'interno del sito abusivo adibito a discarica. Ed è per questo motivo, che ora, dopo tutti gli accerti di rito, e partita la denuncia, dovranno risponderne dinanzi all'autorità giudiziaria. Poi, ancora ieri, sono stati effettuati controlli anche in altre tre aree, per le quali però, al momento, non è stato preso alcun tipo di provvedimento. (m.l.bol.)