LECCE | Cade un pino secolare, e sfiora una tragedia. Protagonisti due ragazzi, che avevano deciso di trascorrere la serata nel capoluogo per via della Notte Bianca, che da ogni parte del Salento, in questo fine settimana appena cominciato, ha richiamato in città numerose persone. Una serata tranquilla, scandita da una mattinata ricca di sole, con un vento di tramontana che ha spazzato via le nuvole e lasciato presagire qualche deciso miglioramento per una notte d'intrattenimento tanto aspettata quanto discussa. Per i due ragazzi, stiamo parlando di Massimo Scardia, di 33 anni, di Squinzano, e Sabrina Bozzi Colonna, di Lecce, più giovane, di 22 anni, però, sarà una notte che non potrà di certo essere dimenticata. Non fosse altro per il fatto che si sono divertiti con gli artisti di strada, quanto piuttosto per un grosso albero di pino, che si trovava proprio nelle vicinanze di via Adua, la strada a senso unico, che si trova nei pressi dell'ateneo Codacci Pisanelli, dell'Università del Salento, e che in ogni ora del giorno viene percorsa per qualunque motivo legato alla viabilità. Anzitutto quello di trovare un parcheggio (chi vuole tornare da viale dell'Università la può percorrere al posto del tratto che si trova dall'altra parte dello spartitraffico) e in genere è sicuro di trovare uno scorrimento più fluido. Il fatto è successo attorno alle 23,15 di questa notte. Massimo e Sabrina avevano pensato di percorrere quella strada per evitare il traffico della città, e quella strada la stavano percorrendo a piedi. Poi, una volta giunti nelle vicinanze dell'albero secolare, che si trova a pochi metri dall'ingresso retrostante dell'ateneo, con l'intento di raggiungere gli altri amici che si trovavano alla festa, il vecchio e secolare pino, dal tronco largo con una circonferenza di circa due metri, gli è caduto addosso in un attimo. I due ragazzi sono rimasti schiacciati, lei ha avuto la peggio, mentre lui ha riportato ferite più lievi. In testa, gli è arrivata la parte alta dell'albero, quella dove ci sono i rami e le fronde, mentre il tronco, fortuna per loro, si trovava a debita distanza.
Lo scenario si è presentato anche agli occhi di alcuni passanti, che si trovavano a passare da lì, e hanno visto cadere a terra il grosso fusto, rimandendo increduli. Uno di loro, un uomo che di professione fa il fisioterapista, con sangue freddo si è precipitato verso i due giovani e ha trovato la ragazza in difficoltà. Era a terra, e un grosso ramo le stava compremendo il torace, complice il grosso peso del legno maturato in tanti e tanti anni. È a quel punto, una volta capita la gravità della situazione, che l'uomo ha dato l'allarme. «In un primo momento - sottolinea chi l'ha soccorsa a notte ormai inoltrata - dopo essermi accorto delle grosse difficoltà respiratorie, le ho effettuato un massaggio al torace, e poi la respirazione bocca a bocca, dopo averla ovviamente liberata dai rami che la opprimevano. Per il ragazzo, invece, le condizioni sono apparse meno gravi. Lui è rimasto ferito, ma in modo lieve rispetto a lei». Dal 118, a sirene spiegate è giunta un'ambulanza che l'ha condotta in ospedale, al nosocomio leccese «Vito Fazzi». I medici del pronto soccorso, dopo che le hanno prestato le prime cure, hanno riscontrato un trauma dorsale, ma nonostante tutto hanno sciolto la prognosi e l'hanno giudicata guaribile. Stesso discorso, per il ragazzo, apparso già nei primi minuti in condizioni meno gravi. Intanto, il grosso albero ha occupato tutta la carreggiata e creato numerosi danni, a una Fiat Multipla, a due Opel Corsa, di cui una del proprietario di fronte, e una Fiat Punto. I mezzi si trovavano proprio li, e la grossa circonferenza dell'albero è stata sufficiente a colpirle tutte.
Sul posto poi, subito dopo sono intervenuti i Vigili del fuoco, con mezzi specializzati ad accogliere il grosso fusto, e hanno cominciato a tagliare il grosso tronco e a ripulire la strada dalle minuscole foglie che avevano creato un tappeto. Insieme ai civili giunti dal Comando provinciale di Lecce, sono arrivati in loco anche gli agenti di Polizia municipale, e una pattuglia dei carabinieri. La strada è stata così transennata, per non permettere l'accesso, ma è diventata anche l'ennesima «attrazione» della Notte bianca. Attrazione che una moltitudine di persone ha osservato con stupore e incredulità. Il legno, a quanto pare, proprio nei giorni scorsi a causa della pioggia, si sarebbe imbevuto di acqua, così come il terreno, e il vecchio pino non ce l'ha fatta a reggere il peso dell'età, tanto da essersi abbandonato al suolo. Non è da escludere, che da parte del Comune, così come fece l'ex sindaco della città, ora vicesindaco, Adriana Poli Bortone, durante la fase di ristrutturazione del viale dell'Università, che anche i pini di via Adua siano abbattuti, o anche sfoltiti nelle grosse fronde, potati dei tanti rami. Anche perché, chi si trovava li vicino, prima di andare via, mentre percorreva la strada, ancora con incredulità, prima di passare sotto gli altri, si è guardato in alto, con paura, che qualcun altro potesse cadere giù. Per fortuna che non è stato così.