LECCE | Sono stati assolti Demetrio Greco, rappresentante legale della Gedal Srl, Elia Greco, rappresentante legale dell’impresa Edile Greco Srl e Andrea Ficano, amministratore della Gs Casa dell’Estintore Srl. I tre erano accusati di tuffa in concorso, secondo le indagini, avrebbero ottenuto delle agevolazioni con la 488 del 1992. Secondo la Guardia di finanza di Maglie, che sin dall’inizio ha eseguito le indagini, gli accusati avrebbero ottenuto dalla società dei finanziamenti pari a un milione e 200mila euro, richiesto il 28 giugno 2001 con una domanda di agevolazione. Avrebbero anche erogato in seguito del denaro pari a 806 euro, esattamente il 9 luglio del 2003, causando un danno al ministero delle Attività produttive e raggirando la concessionaria bancaria Unicredit Banca Spa. Presentando la domanda di finanziamento, il rappresentante Greco, avrebbe allegato delle fatture e documentazione fasulla. Negli allegati vi erano delle spese inesistenti e della documentazione bancaria totalmente falsa che riportava una certa anomalia in merito al capitale sociale. Tra gli allegati erano finite alcune fatture false di pagamento nei confronti dei fornitori, mentre Elia Greco, avrebbe emesso false fatture che riportavano la vendita dell’opificio, in realtà inesistente, pari ad un importo di 76mila euro, insieme ad altri beni anonimi. Secondo la procura le accuse non sussistevano e cosi ogni colpa contro di loro è stata prosciolta.
Sono stati assolti anche Antonello Za e Rossana Galati, entrambi direttori della Banca Arditi Galati di Castrignano del Capo, e Roberto De Vincenti, impiegato allo sportello della banca in questione. Il gup Vincenzo Brancato ha assolto i tre perchè non sussisteva il fatto. Za, Galati e De Vincenti, avrebbero messo in atto delle operazioni bancarie eseguite il 2, 3 e 4 luglio del 2002 presso la stessa banca Arditi Galati, situata nel capo. Lo scopo sarebbe stato quello di ottenere dei finanziamenti illeciti, presentando della documentazione anomala, falsificandone il bilancio.