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UFFICIO RECLAMI
Data pubblicazione: 05/12/2008 | CRONACA
GIUDIZIARIA | Coinvolto un minorenne nell'associazione
Spaccio di cocaina ed eroina nel Salento?
Quattordici persone rinviate a giudizio
Dovranno presentarsi 14 persone il 26 gennaio nell’aula del tribunale di Lecce, tutte accusate di spaccio di sostanze stupefacenti nel basso Salento. I legali degli imputati e il giudice per l'udienza preliminare Ines Casciaro hanno concordato il rito abbreviato.

LECCE | Saranno circa 14 le udienze dei confronti dei presunti componenti di un clan dedito allo spaccio di sostanze stupefacenti, composti da alcuni ragazzi di Casarano e paesi limitrofi. Dopo una discussione tra gli avvocati degli imputati e il gup Ines Casciaro, saranno processati con il rito abbreviato a partire dal prossimo 26 gennaio. Nell’aula del tribunale dovranno rispondere all’appello Giuseppe Balsamo, Katya Borgia, Luca Zampilli, Antonio Perrone, Luigi Rizzello, Massimo Antonio Giorgino, Tommaso Stefano, Claudio Del Nilo, Pasquale Falcone, Tristano Malagnino, Cosimo Paglialonga, Michele Maurizio Palombo, Fabio De Masi e Lucia Perrone.

L’operazione fu condotta dai militari della compagnia di Casarano, guidati dal capitano Dario Vigliotta. Secondo le indagini dei carabinieri i componenti della banda, organizzata con una delegazione di potere destinato a poche persone e con una base estranea, avrebbero messo in atto una vera e propria vendita di sostanze stupefacenti, del tipo eroina e cocaina. Ogni singola persona aveva un incarico ben preciso. Al capo dell’associazione ci sarebbe Massimo Antonio Giorgino, 43enne di Casarano. Giorgino gestiva tutti i traffici di droga nel basso Salento, servendosi di persone fidate e esperte che, senza farsi notare, spacciavano la sostanza nel territorio di competenza. All’interno della banda vi sono anche due presunti pusher, si tratta della moglie del capo, Lucia Domenico Zampilli, che secondo i militari avrebbe assunto un ruolo di primo piano all’interno del giro e Lucia Perrone, compagna di Pasquale Falcone, accusata di aver spacciato all’interno della sua abitazione. Zampilli, per svolgere l’attività di spaccio all’interno dell’appartamento, avrebbe coinvolto anche il figlio minorenne. Il compito del ragazzino era quello di prendere la sostanza nascosta in altre zone del paese e farla entrare in casa. Le persone accusate, alcune delle quali tossicodipendenti, sono difese dai legali Francesco Fasano, Alfredo Cardigliano, Silvio Caroli, Antonio Romano, Vincenzo Venneri, Biagio Palamà, Mario Coppola e Ladislao Massari.

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