CASTRO | Non è né il primo né l'ultimo caso di protesta per un posto di lavoro. È successo tre giorni fa a Castro che un disoccupato P.B. dello stesso comune si è incatenato, già dalle prime ore della mattina, davanti a una delle colonne poste davanti al municipio, in via Fratelli Bandiera. L'uomo, sposato e padre da tre anni di una bambina è affetto da una miopia degenerante, che peggiora col passare del tempo. Ha chiesto un posto di lavoro fisso presso il Comune di Castro, per il quale lavora già nel corso dei mesi estivi, ricevendo una retribuzione minima che non gli permette di mantenere la sua famiglia. Il Comune precedentemente era già intervenuto a suo sostegno, trovando un'occupazione alla moglie che lavora da circa sei mesi. Sul posto sono intervenuti prontamente i carabinieri della stazione di Spongano, diretti dal maresciallo Giuseppe Corvaglia e l'assistente sociale che hanno iniziato a distogliere l'uomo dal suo intento, ritenendolo inopportuno. È bastato l'arrivo del sindaco Luigi Carrozzo e dell'assessore ai Lavori pubblici Francesca Ciriolo per arrivare a una valida soluzione. L'ente si è messo subito in contatto con i rappresentanti di varie cooperative e sembrerebbe che una delle tante abbia accettato favorendo l'occupazione dell'uomo. Solo intorno alle 11,30, di tre giorni fa, P.B., dopo esser stato rassicurato di poter iniziare a lavorare dopo un breve periodo d'attesa, ha finalmente sciolto le catene che lo tenevano legato da più di due ore e ha fatto ritorno a casa. (m.l.bol.)