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CASTRO MARINA | Scomparso in mare, dopo essere precipitato dalla scogliera. In un quadro da film, con un mare in tempesta piuttosto mosso, nella località di Castro Marina, non molto lontano da Grotta Romanelli. È dubbia la sorte di Alessandro Caputo, di 30 anni, idraulico, di Muro Leccese, disperso da diverse ore, fra le onde di un mare in tempesta, alterato dalla forte pioggia di queste ore, dal vento, che da questa mattina ha fatto perdere le sue tracce dopo essere andato a pescare con un amico, della sua stessa età, approfittando della giornata di riposo. A quanto pare, Caputo sarebbe caduto da circa 15 metri mentre si trovava su una zona rocciosa di Castro Marina, probabilmente dopo aver perso l'equilibrio. Proprio oggi, insieme all'amico, aveva approfittato della giornata di riposo nonostante le condizioni meteorologiche di certo non favorevoli. Quando l'amico si è accorto che Caputo era precipitato giù, ha subito chiesto aiuto e sul posto sono arrivati i militari della Capitaneria di porto di Otranto, coordinata ai colleghi di Gallipoli, che hanno portato avanti le ricerche per tutto il pomeriggio con esito negativo. Dalle 11 di questa mattina, a Castro sono giunti i soccorsi anche da vigili del fuoco e carabinieri, con il Nucleo sommozzatori, che sta ancora lavorando, ma che dovrà ripendere le ricerche domattina.
Come si diceva, attorno alle 11 di questa mattina, Caputo si sarebbe districato in mezzo alle rocce rese umide dalla pioggia e dalle onde dell'Adriatico per dedicarsi a un'attività alla quale non era nuovo. Dopo aver perduto l'equilibrio sarebbe andato giù a picco. Una caduta vertiginosa, consumata sotto gli occhi dell'amico, che comunque l'ha tenuto sotto controllo fino all'arrivo dei soccorsi. Ma lo sforzo da parte delle forze dell'ordine non è stato sufficiente, tanto da aver richiesto nel frattempo l'aiuto di un elicottero da Bari, che avrebbe così potuto permettere di controllare tutta la superficie marina, anche a distanza di diverse centinaia di metri. Sta di fatto che l'elicottero, partito da Bari, si è dovuto fermare a Brindisi, a causa, appunto, del forte maltempo che non ha permesso di proseguire con tutti gli sforzi possibili le ricerche. Intanto, avvertiti i familiari, sul posto sono giunti i parenti più stretti per seguire le operazioni di soccorso. Fino a questo punto, però, di Caputo non si è saputo nulla. Intanto, domani proseguirà dalle prime ore dell'alba il lavoro delle motovedette della Capitaneria, che con un tentativo sempre più disperato, tenterà il recupero dello sfortunato. Le speranze di trarlo in salvo vivo, come si può immaginare, sono poche e l'escursione di questa mattina potrebbe purtroppo avere un triste epilogo.