LECCE | È stato condannato a 8 anni e 4 mesi di reclusione per rapina aggravata Alvise Miccoli, 24enne di Nardò, giudicato dalla prima sezione penale e difeso dagli avvocati Tommaso Valente e Lorenzo Rizzello. I fatti risalgono al 18 dicembre del 2007, quando a Nardò Miccoli mise a segno una violenta rapina insieme ad altre tre persone, entrambi agirono con il volto travisato da passamontagna e, armati di fucile a canne mozze, avrebbero minacciato il titolare di una tabaccherie a consegnare l’interno incasso della giornata custodito in un portafoglio situato all’interno della borsa che possedeva la moglie. Inoltre i tre chiesero di farsi consegnare gli occhiali da sole e un telefono cellulare. Inoltre tentarono di portar via l’auto dei proprietari, una Lancia Y, un furto che però andò a vuoto. Durante la rapina nacque una colluttazione nella quale Miccoli, che in mano stringeva il fucile, sparò un colpo, colpendo il gestore alle gambe e la moglie alla mano destra, provocando delle lesioni guaribili in 20 giorni. Miccoli non venne arrestato subito, i ladri dopo il colpo se la diedero a gambe, ma venne identificato subito dopo grazie ad una serie di indizi. Sul posto giunse la polizia, una volante fece il percorso dei malviventi, rinvenendo il fucile utilizzato durante la rapina. Miccoli venne sottoposto al prelievo delle polveri da sparo, il test risultò positivo. Per il 24enne l’accusa è di tentato omicidio, pena annullata perchè la parte offesa non ha sporto denuncia. Una condanna di 18 anni era stata invocata dal pm Antonio De Donno.