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UFFICIO RECLAMI
Data pubblicazione: 22/11/2008 | CRONACA
IL CASO | La sede dell’Idv sarà anche utilizzata dal comitato «Pro Basile»
Di Pietro a Ugento per ricordare Basile.
«Chi sa qualcosa è giusto che parli»
È giunto nella mattinata di oggi il presidente dell’Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, in occasione dell’inaugurazione della sede del partito. «Ringrazio il comitato Pro Basile e il parroco don Stefano Rocca perchè si stanno impegnato per la ricerca della verità».
di Paolo Franza


UGENTO | Nuove minacce a don Stefano Rocca recapitate, ancora una volta, tramite lettera anonima. In quest’ultima però sono presenti nomi di politici di Ugento e di altri paesi limitrofi. I nomi, non superiori a cinque, sono già iscritti nel taccuino degli investigatori. Nella mattinata di oggi, il parroco ha incontrato in forma privata il presidente dell’Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, in visita ad Ugento per l’inaugurazione del nuovo partito, che diventerà sede del comitato «Pro Basile». Di Pietro è arrivato nella città salentina alle 10,30. A prendere la parola è stato Gianfranco Coppola, che sta portando in consiglio comunale la battaglia dell’Idv e l’impegno di Peppino Basile. «Siamo onorati di avere nel nostro territorio l’onorevole Di Pietro, giunto per star vicino alla cittadina, colpita dall’uccisione del consigliere Basile. Noi dell’Idv stiamo portando questa battaglia sia nel comune che fuori dal comune per cercare di risolvere questi problemi e i problemi che aveva con se il nostro consigliere». Il microfono viene ceduto da Coppola al presidente Di Pietro che apre il suo discorso chiedendo un minuto di silenzio per Basile. «L’Idv si è riunita qui per ricordare un amico della prima ora, una persona che diceva d’avanti ciò che aveva da dire, e probabilmente per questo ha perso la vita. Siamo qui per ricordare, ma anche per impegnarci ancora, perché l’Idv vuole portare avanti gli ideali di giustizia e di legalità. Vorrei fare un augurio sincerò finché la magistratura possa scoprire il nome dell’assassino, la realtà territoriale e sociale, ma soprattutto questo paese non può permettersi una ferita del genere. Voglio lanciare un ulteriore appello, chi sa, parli, perché è giusto non solo assicurare alla giustizia chi ha usato violenza, ma è anche giusto portare serenità ad Ugento, un paese fatto di persone per bene e che vogliono giustizia. Abbiamo voluto ancora di più marcare la nostra attenzione ad Ugento, perché non vogliamo lasciare il lavoro iniziato da Peppino e ingrazio il consigliere Coppola per quello che ha fatto e per quello che sta facendo».

 

«Ringrazio il comitato Pro Basile e il parroco che si stanno impegnato per la ricerca della verità. Solo restando uniti e facendo squadra si può far in modo che non avvengano più fatti del genere, è l’isolamento che porta a questi tragici fatti. Il nostro movimento viene visto come delle persone che danno fastidio. Noi dell’Idv stiamo cercando di crescere e di radicarci nel territorio, cercando di far squadra e non metterci più in condizioni di essere isolati. Peppino è stato isolato, anche in questo comune e nell’attività di consigliere è stato isolato». Nella mattinata è stata inaugurata una sede dell’Idv intitolata a Peppino Basile. Il presidente Di Pietro, nel suo discorso, ha spostato la sua attenzione verso la politica attuale. «In questo momento si sta verificando una metamorfosi nel nostro paese. È vero che le risorse sono poche, ma è anche vero che si danno ai poveri per darle ai ricchi», definisce così l’attuale situazione politica Di Pietro. «Entrano pochi soldi allo stato, perchè ci sono troppi evasori fiscali e troppo furbi che non pagano le tasse. È vero che i soldi da spendere sono pochi, però di preferisce spenderli per risanare i debiti di Alitalia, togliere l’Ici, invece di aumentare le risorse per l’agricoltura e per le piccole medie imprese. Chi di voi fa il contadino lo sa, il grano che era a 50 euro l’anno scorso, oggi è a 22 euro, ma il pane costa di più, allora c’è qualcosa che non funziona. È importante che nel paese ci siano tanti Peppino Basile, solo così si ha la forza di potersi ribellarsi. Noi dell’Idv con questa visita che ho voluto fare e con l’apertura di questa nuova sede, vogliamo dirvi che continueremo la nostra battaglia, nel locale e nel nazionale. Soprattutto nel nazionale, dove continueremo a denunciare questa mancanza di democrazia in questo paese e l’utilizzo sfacciato di queste risorse che favorisce pochi a danno di molti. Tutti insieme uniamoci al ricordo di Peppino, noi continueremo rimanere una forza politica trasparente e con le mani pulite, perchè noi siamo convinti che è l’unico modo per fare l’interesse dei cittadini». Conclude cosi la conferenza Di Pietro che poi si dedica alle domande dei giornalisti. Tra la folla e gli applausi, si ascolta una voce che urla «Vogliamo giustizia, no vendetta».

 

«È impensabile che un fatto del genere sia avvenuto senza che nessuno abbia visto e abbia udito, ci appelliamo quindi al senso di responsabilità, al senso civico dei cittadini che sanno di andare a riferire alle forze dell’ordine, alla magistratura o a chi possa avere al posto loro il coraggio di andare a riferirlo. Aprite il vostro cuore, perchè c’è bisogno di giustizia in questo paese. L’Idv è una formazione politica che tutti vorrebbero che non ci fosse, non perchè siamo cattivi, ma perchè diciamo le cose come stanno, perchè siamo dalla parte della legalità e perchè scopriamo gli altarini, come faceva Peppino». Manca ancora un mese al termine della sua campagna contro il Lodo Alfano, avreste già raccolto oltre un milione di firme, giusto? «Ormai le firme contro il Lodo Alfano non sono più una raccolta tecnica per promuovere una legge che il presidente del consiglio si è fatta fare per non farsi giudicare, è diventato un modo di testimoniare la propria contrarietà a questo modo di governare». Soddisfatto di come sta procedendo questa campagna? «Sul piano tecnico le firme le abbiamo raccolte abbondantemente, sul piano politico volgiamo continuare a raccogliere le firme nei mesi successivi per far tenere vivo fra i cittadini la voglia di conoscere e informare».

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