CALIMERA | Aveva in programma quello di vendicarsi con la donna che lo aveva denunciato fino a farlo arrestare e scontare una pena in carcere. Tutto per una bicicletta, che un uomo di origini albanesi aveva tentato di rubare a una sua connazionale. Uscito dal carcere leccese Borgo San Nicola, l'uomo si sarebbe recato a casa della donna, probabilmente per scontare il conto in sospeso, che si era sentito accumulare con i giorni trascorsi in carcere. E così, l'uomo, Emil Sandu, di 41 anni, rumeno, ma domiciliato a Calimera, nel cuore della Grecìa Salentina, è stato denunciato nuovamente con le accuse di minacce, tentata violazione di domicilio e resistenza a pubblico ufficiale. Sandu fu arrestato dai carabinieri della stazione calimerese lo scorso 9 gennaio. In quella circostanza l'uomo tentò di rapinare la connazionale, che svolge l'attività di collaboratrice domestica in maniera regolare, con l'intento di sottrarle la bicicletta.
In quell'episodio la donna fu strattonata e minacciata, ma si era pure opposta al furto, tanto che cominciò a urlare fino a farsi sentire dalle altre persone che si trovavano lì e che hanno prontamente dato l'allarme chiamando i carabinieri al servizio d'emergenza 112. I carabinieri, intervenuti, lo arrestarono. Poi, ieri, dopo l'uscita dal carcere, si è giunti al secondo atto. Sandu, che aveva abbandonato il carcere già da qualche tempo, avrebbe avvicinato la donna in piazza per poi minacciarla di morte. Per questo motivo, la donna si rivolse nuovamente ai carabinieri, sporgendo denuncia nei suoi confronti presso la stazione locale. Il round finale, alle 14,30. Sandu si presenta al civico dell'abitazione della donna, per «fargliela pagare» definitivamente. Probabilmente con cattive intenzioni, sicuramente alterato, l'uomo rumeno avrebbe tentato di sfondare la porta d'ingresso dell'abitazione, colpendo più volte il portone d'ingresso con calci e pugni.
Avrebbe tentato di aggredire così la vittima con grosse minacce, poi però solo grazie al tempestivo intervento dei militari, il peggio è stato scongiurato. Sandu è stato bloccato non senza difficoltà. A quel punto, condotto in caserma, i militari si sono consultati col magistrato di turno che ha disposto nuovamente il provvedimento d'arresto, e in attesa di essere processato è stato condotto nella casa circordariale leccese Borgo San Nicola. Come detto, le accuse di cui dovrà rispondere sono quelle di minacce, violazione di domicilio e danneggiamento, anche se gli inquirenti stanno valutando le dinamiche che lo hanno portato nuovamente all'arresto e non si escludono altre accuse, più pesanti. La giovane connazionale, fortemente scossa per quanto accaduto, è stata tranquillizzata dai militari.