Data pubblicazione: 10/11/2008 | CRONACA
Eroina, bilancini e metadone, rinvenuti all’interno del forno della sua abitazione
Nascondeva 40 grammi di eroina, due bilancini di precisione, del metadone e tutto l’occorrente utilizzato per il confezionamento delle dosi. Gli uomini del Nucleo Operativo di Lecce hanno arrestato Stefano D’Ambrosio, 30enne di Lecce.
<p style="margin: 0cm 0cm 10pt; text-align: justify;"><strong>LECCE</strong> | Arrestato nella giornata di ieri un giovane leccese per spaccio di sostanze stupefacenti. Si tratta di Stefano D’Ambrosio, 30enne del capoluogo salentino, già noto alle forze dell’orine per i suoi trascorsi delinquenziali. Presso la sua abitazione aveva messo su un vero e proprio supermercato di droga, atto a soddisfare all’incirca centottanta clienti. È ciò che è emerso dalle indagini che hanno visto protagonista gli uomini del Nucleo Operativo di Lecce. Nel corso di alcuni accertamenti, i militari avevano notato movimenti strani in atto nella zona di via Taranto che facevano presagire un’attività di spaccio di droga. Subito sono scattate le indagini che hanno portato alla conclusione che la zona era effettivamente diventata meta di numerosi tossicodipendenti che si recavano sul posto per fare i propri acquisti. Da li sono partiti i primi controlli mirati su determinate persone sospette, tra cui anche il giovane trentenne. Ecco dunque che l’altra sera è scattato il blitz. Stefano D’Ambrosio è stato fermato e sottoposto a perquisizione. All’interno della sua abitazione i carabinieri hanno trovato 40 grammi di eroina, due bilancini, del metadone e tutto l’occorrente per confezionare la sostanza in dosi. Nello specifico il tutto è stato rinvenuto all’interno del forno della cucina insieme a del denaro pari a milleseicento euro. Molto probabilmente era il provento illecito dell’attività di spaccio. Tutto è stato sequestrato. Al termine della perquisizione non è rimasto altro che trarre in arresto il giovane salentino che infatti è stato accompagnato presso la Casa Circondariale di Lecce e messo a disposizione del Pubblico Ministero Marco D’Agostino. Adesso Stefano D’Ambrosio oltre che rispondere del reato di detenzione dovrà rispondere anche della violazione della sorveglianza speciale che si applica alle persone ritenute pericolose per i loro trascorsi delinquenziali.</p>