Data pubblicazione: 08/11/2008 | CRONACA
Omicidio Abate, fermato un cuoco di Carmiano per l'omicidio della 72enne
Fermato Aldo Staiani, originario di Carmiano, ma residente ad Arcidosso, dove lavora come cuoco in un convitto di studenti. Condotto in caserma, a Grosseto, avrebbe confessato l'uccisione di Silvana Abate, 72enne, uccisa il 10 luglio scorso.
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<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"><strong>GROSSETO</strong> | C'è un
fermato per l'omicidio di Silvana Abate, la donna di 72 anni uccisa
lo scorso 10 luglio nella sua villa ad Arcidosso, in provincia di
Grosseto. Si tratta di un italiano di 27 anni, Aldo Staiani,
originario di Carmiano (Lecce) e residente ad Arcidosso dove lavora
come cuoco in un convitto di studenti. Oggi il giovane era stato
portato alla caserma dei carabinieri di Grosseto dove poi è arrivato
anche il pm di Grosseto Alessandro Leopizzi, titolare delle indagini
condotte dai carabinieri di Arcidosso e del nucleo investigativo del
reparto operativo di Grosseto. Il giovane poi, nel tardo pomeriggio,
è stato sottoposto a fermo, su provvedimento dell'autorità
giudiziaria, come indiziato del delitto della donna. Proprio stamani
i carabinieri avevano effettuato perquisizioni nell'abitazione del
ventisettenne ad Arcidosso.</p>
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<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">Secondo quanto emerso, al
ventisettenne gli investigatori sono arrivati grazie anche ai
risultati degli accertamenti scientifici condotti dal Ris di Roma su
materiale repertato sul luogo del delitto. Le verifiche hanno
riguardato tra l'altro, da quanto emerso, impronte digitali. Silvana
Abate viveva da sola in una grande casa isolata vicino a un bosco,
alle pendici del monte Amiata, nel comune di Arcidosso, villa in
parte adibita a bed and breakfast. Da due anni era vedova e i suoi
tre figli risiedono altrove. A trovare il suo cadavere, la sera
dell'11 luglio, il giorno dopo il delitto, furono i carabinieri: i
militari andarono a casa dell'anziana a controllare dopo essere stati
allertati dai figli che non l'avevano più sentita. Il corpo della
donna era nell'atrio della casa. Oltre dieci le coltellate inferte,
quella mortale alla gola.</p>
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<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">Secondo gli investigatori
la donna era stata colpita mentre stava rientrando dopo essere stata
a fare la spesa. La primissima ipotesi fatta fu quella di una rapina,
ma poi le indagini non hanno trascurato altre piste, anche perché
non sembrava essere scomparso nulla dall'abitazione, tranne il
cellulare della donna, mai trovato. Le indagini, nell'immediatezza,
furono indirizzate su un attore irlandese, Paudge Rodger Behan, 43
anni, da qualche tempo residente ad Arcidosso, perché l'uomo era
andato in ospedale a farsi medicare una ferita a una gamba. E' stato
anche iscritto nel registro degli indagati ma gli accertamenti
scientifici poi effettuati hanno portato ad escludere un suo
coinvolgimento. Il ventisettenne fermato è residente da anni ad
Arcidosso dove vive con la famiglia: è sposato con un figlio e un
altro in arrivo. Increduli i compagni di lavoro: «Non è possibile,
non può essere stato lui». (Ansa)</p>
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