Data pubblicazione: 05/11/2008 | CRONACA
Parco Corvaglia, la Procura dispone il sequestro. E i carabinieri mettono i sigilli
Il provvedimento è stato ottemperato dai carabinieri di Lecce, nell'ambito dell'indagine condotta dal pubblico ministero, il sostituto Marco D'Agostino, su due filoni d'indagine che riguardano l'Università del Salento e il Comune di Lecce.
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<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"><strong>LECCE</strong> | Parco
Corvaglia, la Procura dispone il sequestro. I carabinieri del Nucleo
investigativo di Lecce hanno sottoposto a sequestro preventivo l'area
urbana del quartiere «Rudiae», denonimata appunto «Parco
Corvaglia». Si tratta di un'area estesa su un suolo di circa 4mila
500 metri quadrati, che sono stati oggetto di un provvedimento di
esecuzione emesso dal giudice per le indagini preliminari del
Tribunale di Lecce, Maurizio Saso, che ha accolto la tesi degli
inquirenti adottando la misura cautelare idonea ad impedire che la
libera disponibilità del bene possa aggravare le conseguenze dei
reati emersi nella nota inchiesta avviata dalla Procura della
Repubblica, su alcune presunte irregolarità commesse da pubblici
funzionari ai danni dell'Università del Salento e del Comune di
Lecce. Proprio ieri i carabinieri hanno notificato 25 avvisi di
conclusione delle indagini e informazioni di garanzia nei confronti
di altrettante persone coinvolte nell'inchiesta.</p>
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<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">Sono ritenute
responsabili dei reati di peculato, abuso d'ufficio, voto di scambio
e altro. L'operazione di sequestro di oggi è stata fatta in attesa
dell'udienza preliminare, in cui appunto i 25 indagati dovranno
comparire dinanzi al gup. Inoltre, il pubblico ministero, il
sostituto Marco D'Agostino denuncia, dunque, presunte irregolarità
col rischio che la speculazione edilizia possa continuare.
L'operazione di sequestro di oggi si inquadra nell'ipotesi di reato
di falso connesse a violazioni delle leggi in materia urbanistica. In
particolare, per favorire interventi di speculazione edilizia, lo
stato dei luoghi era stato falsamente rappresentato in modo da far
risultare il sovradimensionamento delle aree destinate a verde
pubblico che, nella realtà, si sono rivelate insufficienti rispetto
alla quota prevista per il numero dei residenti. In base alle
indagini, il Comune potrebbe aver assegnato abitazioni o posti di
lavoro in cambio di voti. L'amministrazione comunale, che all'epoca
aveva come assessore all'Urbanistica Angelo Tondo, voleva rinnovare
il parco per creare un parcheggio e un'area commerciale.</p>
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<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">L'ipotesi di peculato,
invece, che tocca quello che è la realizzazione del Polo umanistico
dell'università salentina, viene contestato a Oronzo Limone, ex
rettore dell'Università del Salento, e ad alcuni collaboratori quali
Gianfranco Madonna, Andrea Pasquino, Pierpaolo Limone, Sarah
Siciliano, Massimo Leone. Secondo le indagini, il consiglio comunale
di Lecce, indotto così in errore, nell'ambito del programma di
recupero urbano, aveva deliberato l'inizio e l'esecuzione dei lavori
con l'abbattimento di alberi e la distruzione del parco giochi
situato all'interno dell'area dando inizio anche alla distruzione di
circa 80 alloggi, per far posto al mercato rionale con parcheggio
sotterraneo. Da lì seguì la protesta dei residenti, che si opposero
alla realizzazione delle opere. Protesta che portò la ditta
aggiudicatrice ad avviare la cantierizzazione la notte tra l'11 e il
12 aprile 2006. Insomma, l'ultimo provvedimento è di oggi, col
sequestro, in luogo di quello probatorio adottato all'epoca dei
fatti.</p>
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