Data pubblicazione: 31/10/2008 | CRONACA
Rogo forse di origine dolosa, le fiamme in un deposito fanno danni per 40 mila euro
L'attentato incendiario si sarebbe sviluppato questa mattina alle prime ore dell'alba. I vigili del fuoco, intervenuti all'interno del capannone per spegnere le fiamme che si erano propagate all'interno di un cantiere edile, sono stati impegnati per ore.
<p><!--
@page { size: 21cm 29.7cm; margin: 2cm }
P { margin-bottom: 0.21cm }
--></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"><strong>SAN DONATO DI LECCE</strong> | Attentato incendiario all'interno del deposito di un'impresa edile.
Il fatto è successo nel pomeriggio a San Donato. Danni
ingenti. Secondo una prima stima, sarebbero 40mila euro. A subìre
i danni è stata un'impresa che opera nel settore da diverso
tempo, il cui capannone è situato in contrada «Capoccia»,
nella periferia di San Donato. Un deposito in cui la ditta custodiva
i propri attrezzi. Proprio questa mattina, intorno alle 6,30, è
stato l'imprenditore edile ad accorgersi di quanto fosse accaduto. In
primo momento, si sarebbe pensato a malviventi, che introdottisi
all'interno del locale, hanno messo tutto a fuoco e fiamme. Che si
sono rapidamente propagate, e che hanno distrutto tutto quello che
c'era all'interno. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, che
hanno spento le fiamme, partendo dal Comando provinciale leccese, e
insieme a loro, unitamente, sono arrivati anche i militari della
stazione di San Cesario, coordinati dai carabinieri della Compagnia
di Lecce. Si è tentato, come detto, di fare una prima stima,
non solo degli attrezzi danneggiati, che erano custoditi all'interno,
ma anche di tutto il materiale che si utilizzava sul lavoro, o che
era depositato, come legname e altro materiale.</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"> </p>
<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">Probabilmente dopo aver
scassinato i lucchetti di sicurezza, i malviventi si sarebbero
introdotti all'interno del deposito. Poi, con l'ausilio di liquido
infiammabile, hanno messo a fuoco il locale. Danni per 40mila euro,
forse di più. Le fiamme si sono propagate distruggendo tutto
ciò che c'era all'interno del locale. Non si conosce tantomeno
se si tratta di un attentato di origine dolosa. Sta di fatto, che
quando l'uomo proprietario del deposito è stato sentito dagli
investigatori, avrebbe riferito di non aver mai ricevuto richieste
estorsive, o minacce, e di non essere in grado di fornire ulteriori
elementi per cercare di risalire agli autori dell'attentato.</p>