Data pubblicazione: 31/10/2008 | CRONACA
Aveva abusato per diversi mesi di una 13enne, condannato a 3 anni 8 mesi
L'uomo avrebbe compiuto presunte violenze sessuali ai danni di una ragazzina che nel 2007 aveva 13 anni. Originario della provincia di Lecco, era nel Salento per motivi di lavoro. Giudicato con rito abbreviato, ha ammesso dinanzi al gup le proprie colpe.
<p><!--
@page { size: 21cm 29.7cm; margin: 2cm }
P { margin-bottom: 0.21cm }
--></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"><strong>LECCE</strong> | Condannato
a tre anni e otto mesi con il rito abbreviato. Una condanna per
violenza sessuale, giunta questa mattina per L.I., un uomo di 38
anni, non sposato, imbianchino di professione, originario di Monza, e
residente in provincia di Lecco. L'uomo è stato condannato per
aver abusato di una ragazzina di 14 anni. Una violenza sessuale di
cui si è dibattuto dinanzi al gup Andrea Lisi, col quale il
38enne ha ottenuto uno sconto di un terzo della pena. Il giudice
infatti, gli ha riconosciuto le attenuanti generiche, nonostante il
pubblico ministero, il sostituto Antonio De Donno, avesse chiesto una
pena a 4 anni e quattro mesi. La relazione tra i due sarebbe andata
avanti per circa cinque mesi, quando nel 2007 l'uomo si trovava nel
Salento, a quanto pare per via del lavoro.</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"> </p>
<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">I genitori non avrebbero
saputo nulla degli abusi che l'uomo stava consumando tra le mura di
casa, dov'era domiciliato, e la 14enne sarebbe stata costretta a
subìre rapporti sessuali contro la sua volontà. Le
indagini nei confronti dell'uomo scaturirono proprio a seguito di un
sospetto nato dai genitori e che portò poi a scoprire quanto
successo. È successiva l'ordinanza di custodia cautelare in
carcere che fu emessa dalla Procura della Repubblica del Tribunale di
Lecce nei suoi confronti, e alla quale ottemperarono i carabinieri
della Compagnia di Merate. Nel processo, a difendere l'uomo,
nell'udienza preliminare, è stato l'avvocato Laura Serafino,
mentre la ragazzina è stata assistita dall'avvocato Maria
Scardia, legale della famiglia.</p>