Data pubblicazione: 30/10/2008 | CRONACA
Topo d’appartamento sorpreso da cittadini extracomunitari. Arrestato
Nella serata di ieri, un giovane 33enne di Leverano, si sarebbe recato presso una casa occupata da extracomunitari con l’intento di vendere un telefonino perpetrato da una vicina di casa. Dopo il rifiuto, avrebbe tentato di compiere il furto.
<p style="text-align: justify;"><strong>LEVERANO</strong> | Nuovo topo d’appartamento nel Salento, l’ultimo risale a ieri, quando sono stati arrestati padre, figlio e amico (<a href="http://lecce.reteluna.it/portale/articolo-1891.html"><strong>http://lecce.reteluna.it/portale/articolo-1891.html</strong></a>). Nella tarda serata di ieri, a Leverano, i carabinieri del luogo, hanno arrestato per tentato furto in abitazione e tentata rapina impropria Ivan Cappello, 33enne del posto. Stando alla ricostruzione dei fatti effettuata dai militari, l’uomo dopo aver aperto un cancello e senza forzare la porta di ingresso, si sarebbe introdotto all’interno di in’abitazione occupata da alcuni cittadini senegalesi, è stato sorpreso e bloccato da due degli occupanti dell’appartamento mentre stava consumando un furto. Nonostante Cappello stesse dalla parte del torto, avrebbe minacciato i due inquilini dell’appartamento di lasciarlo andare e di non chiamare i carabinieri, altrimenti avrebbe ammazzato tutti. Ma le parole non sono bastate per intimorire le due persone che hanno comunque chiamato il 112. Immediato l’intervento dei militari che giunti sul posto hanno fermato Cappello e nel corso delle indagini si è appreso che quest’ultimo, già nella serata precedente, si era recato presso lo stesso appartamento per cercare di vendere un telefonino, ma i senegalesi hanno rifiutato la proposta di acquisto. La madre di Cappello avrebbe affermato anche che si sarebbe impossessato del cellulare la mattina precedente, oggetto di proprietà di una vicina di casa. Il telefono verrà restituito dalla madre alla legittima proprietaria. L’arrestato e stato condotto invece presso il carcere di Lecce «Borgo San Nicola», a disposizione dell’autorità giudiziaria che è stata informata dei fatti dall’arma di Leverano.</p>