Data pubblicazione: 29/10/2008 | CRONACA
Bloccati i contributi, ma il Riesame li sblocca. Canepa: «Un errore di valutazione»
Il Nucleo operativo tributario della finanza di Bari porta avanti un'indagine sull'inchiesta del titolare pm Imerio Tramis. «Tessitura del Salento» avrebbe ottenuto contributi non idonei dalla Regione. La presidente Canepa: «Errore di valutazione».
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<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"><strong>MELPIGNANO</strong> | Forse
si tratta di un «mero errore di valutazione». O meglio,
questo è il commento che Tessitura del Salento srl, azienda
che opera a Melpignano, dà in merito al provvedimento di
polizia giudiziaria in base al quale si è ritenuto che
«Tessitura del Salento srl avesse ricevuto contributi pubblici
sulla base di documenti giudicati erroneamente non idonei a
dimostrare la disponibilità dei terreni». «Un mero
errore di valutazione» è quanto ritenuto da Canepa
Tessitura Serica spa che ha commentato la notizia che riguarderebbe
Elisabetta Canepa, presidente e amministratore delegato dell'azienda
di San Fermo della Battaglia, in provincia di Como. Il fatto si
riconduce a un'indagine condotta dai militari del Nucleo di polizia
tributaria della Guardia di finanza di Bari, che sta indagando in
merito a un contributo pubblico che sarebbe stato concesso dalla
Regione all'azienda salentina sulla base di documenti giudicati non
idonei.</p>
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<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">Tessitura del Salento srl
ha sede a Melpignano, e all'epoca dei fatti Canepa risultò
essere presidente dell'azienda finita poi sotto l'occhio vigile dei
funzionari della Guardia di finanza. Un fascicolo su cui la
magistratura dovrà vederci chiaro, e che ora si trova sul
tavolo del pubblico ministero titolare dell'inchiesta, il sostituto
procuratore Imerio Tramis. A quanto è dato di sapere, Canepa
si sarebbe rivolta una prima volta al Tribunale del Riesame che,
precisa, «sul ricorso presentato, ha annullato il decreto di
sequestro probatorio con cui erano state bloccate parte delle somme
già erogate dalla Regione Puglia. Tuttavia - prosegue -
l'organo inquirente, non conoscendo ancora l'esito dell'ordinanza del
Tribunale del Riesame che ha annullato il sequestro probatorio,
nonché le motivazioni che riguardano lo stesso provvedimento
favorevoli a Tessitura del Salento srl, ha emanato un altro
provvedimento di sequestro di diverso tipo. Per tutta risposta è
stato già impugnato il secondo sequestro con altro ricorso che
verrà sottoposto alla senz'altro benevola - sottolinea -
valutazione del Tribunale del Riesame».</p>