Data pubblicazione: 29/10/2008 | CRONACA
«Topi d'appartamento» padre, figlio, e amico presi durante la fuga: arrestati
Arrestati in tre, di Nardò. Avrebbero tentato di mettere a segno un furto all'interno di un'abitazione che si trova a Casamassella, frazione di Uggiano La Chiesa, nel sud Salento. I primi due sono stati bloccati subito, il terzo subito dopo al bar.
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<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"><strong>CASAMASSELLA (UGGIANO
LA CHIESA)</strong> | Avrebbero commesso un furto all'interno di un
appartamento, e così i «topi» sono finiti in
manette. Il fatto è successo a Casamassella, frazione di
Uggiano La Chiesa, nel sud Salento. Tre individui avrebbero tentato
di introdursi all'interno di un appartamento del luogo, con l'intento
presunto di portare via qualunque cosa di valore. Sta di fatto, però,
che è bastato poco per far arrivare sul posto i carabinieri,
che dopo un breve inseguimento (uno di loro si è fatto male)
sono riusciti ad acciuffarne prima due, e poi, a distanza di qualche
ora il terzo complice. L'intervento degli operatori delle forze
dell'ordine c'è stato solo dopo che al numero di pronto
intervento 112 era giunta una telefonata, una segnalazione in cui si
parlava dell'inseguimento di tre persone presunte responsabili del
tentato furto. Ed è così, che attorno alle 11,45,
proprio ieri, i militari si sono recati in via Mazzini a
Casamassella, dove c'erano alcune persone che stavano rincorrendo due
individui ritenuti responsabili di furto in appartamento. Con due
pattuglie, i carabinieri giunti sul posto dalla stazione di Minervino
di Lecce, li hanno bloccati da lì a poco, proprio durante la
fuga. L'inseguimento è stato un po' come nei film, prima con
l'auto, poi a piedi, fino a quando sono stati tratti in arresto. Nei
guai sono finiti Loris Natalino Carrozzo, di 25 anni, di Nardò,
operaio, già noto alle forze dell'ordine, e Liberato Pantaleo
Carrozzo, di 48 anni, di Nardò, entrambi ritenuti responsabili
di tentato furto in concorso in appartamento.</p>
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<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">Con loro anche un terzo
complice, Giuseppe Calignano, di 19 anni, già noto alle forze
dell'ordine. Anche lui arrestato subito dopo, e sul quale verte la
stessa accusa. Loris Natalino Carrozzo, figlio di Liberato Pantaleo,
mentre stava tentando di sottrarsi agli abitanti del posto e ai
carabinieri, è caduto a terra e si è procurato alcune
lesioni, tanto che sul posto è dovuta giungere
un'autoambulanza del servizio sanitario d'emergenza 118, chiamata
proprio dai carabinieri. A quel punto è stato condotto al
pronto soccorso dell'ospedale civile di Scorrano, dov'è stato
medicato. Lì, ha riportato una frattura composta del malleolo
peroneale e del malleolo tibiale posteriore, per il quale gli è
stata attribuita una prognosi di 30 giorni. Attualmente si trova
proprio nel reparto di ortopedia dell'ospedale, piantonato da due
guardie di polizia penitenziaria, che si trovano lì dalle 18,
orario in cui è giunto al nosocomio. Intanto, alle 16,30, i
carabinieri hanno continuato a indagare per trovare il terzo
complice, Calignano, appunto, un giovane di 19 anni, pasticcere, già
noto alle forze dell'ordine. Tre pattuglie sparse sul territorio,
dopo un lavoro di setaccio, e grazie alla collaborazione del
comandante della locale stazione, che conosce bene il territorio su
cui opera, lo hanno trovato in un bar del centro. A quel punto,
ultimate le formalità di rito, è stato tradotto presso
la casa circondariale leccese Borgo San Nicola, insieme a Liberato
Pantaleo, a disposizione dell'autorità giudiziaria, del
magistrato di turno, il pubblico ministero Maria Consolata
Moschettini informata dai carabinieri.</p>