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UFFICIO RECLAMI
Data pubblicazione: 27/10/2008 | CRONACA
L'ultimo saluto al «Cavaliere dei cieli». Calimera attorno all'eroe Massimiliano
La cittadinanza di Calimera si è riunita a pomeriggio attorno alla salma di Massimiliano Tommasi per l’ultimo saluto. Il sindaco ha proclamato il lutto cittadino. Intanto proseguono le indagini da parte del nucleo operativo di Brindisi.
<p><!-- @page { size: 21cm 29.7cm; margin: 2cm } P { margin-bottom: 0.21cm } --></p> <p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"><strong>CALIMERA</strong> | Se n'&egrave; andato cos&igrave; il &laquo;cavaliere della luce&raquo;, come lo ha definito un suo amico. Perch&eacute; dire che fosse &laquo;cavaliere dei cieli&raquo; poteva sembrare riduttivo. Un corteo raccolto, silenzioso, rispettoso, unito. &Egrave; la scena che si ha davanti agli occhi, incrociando per strada quella bara con sopra il Tricolore del povero Massimiliano Tommasi, il 34enne di Calimera, maresciallo di prima classe dell'Aeronautica militare, che &egrave; morto gioved&igrave; scorso, dopo uno schianto violentissimo a terra a bordo di un elicottero, l'HH-3F, sul quale la Procura di Brindisi ha aperto un'inchiesta. Ieri, nell'hungar dell'aeroporto militare del Centro Sar di Brindisi, ci sono stati i funerali di Stato. Poi, sempre ieri, in serata la salma ha raggiunto Calimera, paese d'origine di Massimiliano. Una moltitudine di persone, ieri sera, si &egrave; riunita per accoglierlo, ammutolita in quei primissimi minuti in cui la Mercedes grigia ha varcato i confini della citt&agrave;. Ad attendere il padre, Luigi Tommasi, e la madre, Gina Didonfrancesco, c'era il prefetto, Mario Tafaro, e con lui il comandante della Compagnia dei carabinieri di Lecce, il capitano Luigi Imperatore, che anche oggi, insieme agli altri uomini dell'Arma, ha partecipato ai funerali. I genitori, ormai stremati dalle forze, non versano pi&ugrave; lacrime. Tre giorni d'angoscia da Calimera, a Brindisi, fino in Francia, e poi ancora a Brindisi e Calimera, li hanno lasciati senza forze. Ma ci&ograve; non &egrave; stato sufficiente ad accogliere l'invito del sindaco della citt&agrave;, Giuseppe Rosato, a riposare. I due genitori hanno atteso nella notte insieme alle spoglie del povero Massimiliano, all'interno della chiesa della Madonna della Fiducia, dov'&egrave; stata officiata la messa religiosa. Nell'ultimo giorno, la messa &egrave; stata celebrata alle 15,30, proprio nel centro parrocchiale della Madonna della Fiducia, dove c'erano non solo i parenti, ma anche i tanti amici che lo conoscevano.</p> <p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">&nbsp;</p> <p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">Le frasi di conforto e di tristezza di un'intera comunit&agrave; sono state rivolte dal vescovo di Otranto, monsignor Donato Greco, nella chiesa, in cui era presente anche il parroco don Gigi Toma. Per Massimiliano c'erano tanti fiori, sulla bara, e picchetto di guardia dell'Aeronautica. Sulla bara, fiori bianchi e un cero, anche questo di colore bianco. All'uscita dalla chiesa viene portata in mano una sua foto, di lui in divisa, sorridente. Il rispettoso silenzio dura solo pochi secondi, poi ci sono diversi applausi a scandire i passi del corteo e degli uomini in divisa con la bara sulle spalle. Al termine della cerimonia funebre, in chiesa, prende la parola il sindaco del paese, Rosato, e poi vengono lette due lettere. L'ultima &egrave; quella di un volontario, che presta soccorso all'interno di un'ambulanza. &laquo;Quando ho sentito la notizia alla radio - spiega - non son riuscito pi&ugrave; a premere a fondo l'acceleratore&raquo;. In paese, intanto, &egrave; lutto cittadino. Ci sono le bandiere tricolore appese un po' dappertutto, con sopra un fazzoletto nero, simbolo del lutto. I negozi, gli esercizi commerciali e ricreativi sono chiusi. Nel paese c'&egrave; solo tanta gente fuori dalle case, in particolare lungo via Roma, dove c'&egrave; il domicilio della famiglia Tommasi, che attende con pazienza il passaggio del corteo funebre. E proprio dinanzi al domicilio ci sono tanti manifesti affissi. Di lutto, di dolore, di ricordo di un giovane militare che ha sempre fatto del bene e ha soccorso gli altri, quando erano in pericolo di vita.</p> <p>&nbsp;</p>
L'EDITORIALE
Diretta in streaming con la radiocronaca della partita e la differita.
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CAMPIONATI ITALIANI
La redazione
La società di Franco Alemanno conquista 3 ori e 3 bronzi individuali.
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