Data pubblicazione: 27/10/2008 | CRONACA
Luciano Moggi interrogato nella mattinata di oggi presso il tribunale di Lecce
È giunto nella mattinata di oggi, in compagnia dei suoi legali, il personaggio storico della Juventus, Luciano Moggi, legato al caso «calciopoli». Alcuni tifosi leccesi hanno chiesto un risarcimento danni per alcune presunte partite monopolizzate.
<p style="text-align: justify;"><strong>LECCE</strong> | <strong>Luciano Moggi</strong> ha fatto tappa a Lecce nella mattinata di oggi, non per far visita o per sentirsi applausi e fischi, ma per essere interrogato dal giudice di pace, <strong>Cosimo Rochira</strong>. Moggi, personaggio storico della Juventus, fu coinvolto nella storia «calciopoli», è giunto nel Salento in modo improvviso, tanto da attirare l’attenzione di tutti i passanti, increduli della sua presenza, una visita d’obbligo però, tanto da farsi seguire dai suo fan, e non, in via Brenta, dove ha sede il tribunale civile. Diversi episodi sportivi vengono legati al nome «Moggi», come l’orologio d’oro, le telefonate agli arbitri, la chiusura di Paparesta nello spogliatoio, ed altri su presunte partire «rubate». Un arrivo nella terra salentina passato in sordina, in fin dei conti i mass media hanno quasi del tutto sepolto la questione «calciopoli», caso che ora è diventato dibatto nei processi penali, e che ritornerà ad essere momento di discussione a cause concluse. Il suo arrivo è basato a fatti che risalgono alla stagione calcistica 2004 – 2005, quando un gruppo di tifosi giallorossi lo hanno chiamato in giudizio, insieme all’arbitro<strong> Massimo De Santis</strong> e alla Juventus, in merito alle due partite giocate al Via del Mare, la prima è Lecce – Juventus, un flop per i giallorossi, vinta dai bianconeri per 1 a 0, sconfitta causata anche da una tempesta di pioggia che avvolse lo stadio, e l’altra è Lecce – Parma, conclusasi con un pareggio. Nella partita giocata in casa con la Juve, i tifosi fecero notare alcuni comportamenti scorretti dell’arbitro, come l’annullamento della partita per la pioggia mai avviato, un fuorigioco di Ibrahimovic mai riconosciuto, e un altro di Bojinov che non esisteva ma che l’arbitro segnalò. C’è anche da dire che l’area di gioco non era ben visibile a causa delle pozzanghere, ma l’arbitro preferì continuare a giocare. Moggi è stato ascoltato alla presenza dei suoi legali, <strong>Paco D’Onofrio</strong>, di Bologna, e <strong>Lorenzo Valente Renda</strong>, di Lecce. Ora il gruppo di tifosi giallorossi, sostenuti dall’avvocato <strong>Nicola Saracino</strong>, hanno chiesto un risarcimento danni perchè avrebbero visto delle partite monipolizzate. In aula era presente il legale di De Santis, <strong>Silvia Morescati</strong>, insieme a quello della Juve, <strong>Luca Sambati</strong>.</p>