Data pubblicazione: 27/10/2008 | CRONACA
Bracconiere uccide tre colombi, individuato dalla Forestale che lo denuncia
Un richiamo elettromagnetico che riproduce il verso del tordo è stato sequestrato dagli agenti della Forestale di Tricase a Ruffano. A Supersano, invece, gli agenti hanno denunciato un uomo che aveva ammazzato tre piccioni «Columbia Livia».
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<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"><strong>SUPERSANO</strong> | È
un'operazione «a difesa dei deboli». È questo il
nome che gli agenti del Comando stazione forestale di Lecce hanno
voluto dare all'ennesima operazione condotto contro i bracconieri,
che illecitamente utilizzano richiami elettromagnetici per
guadagnarsi una «caccia facile». L'ultimo episodio, in
cui si sono imbattuti gli agenti riguarda un'azione di perlustrazione
che è cominciata all'alba di oggi e ha toccato diverse
località, tra cui Ruffano e Supersano. Il richiamo
elettromagnetico, che come si sa, permette ai cacciatori di
avvicinare la preda è un oggetto che in queste ultime
settimane, in particolare da quando è cominciata la stagione
venatoria, viene censurato. E proprio oggi, come si diceva, gli
agenti del Comando stazione forestale di Tricase, alle dipendenze
degli agenti del Comando provinciale del Corpo forestale dello Stato
di Lecce, durante un servizio predisposto al contrasto dell'uso
illegale, antisportivo e contro ogni etica dei richiami
elettromagnetici che modulano il canto degli uccelli, in questo caso
di tordi, hanno rivenuto e sequestrato l'ennesimo riproduttore
magnetico elettronico.</p>
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<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">L'aggeggio è stato
rinvenuto in località «Manfio» in agro del Comune
di Ruffano, ed è stato rinvenuto poggiato su un muretto a
secco. Il riproduttore elettronico simulava, appunto, versi di
avifauna selvatica, di marca «Multisound, Digital 8 Pocket
Mix», modello D8-RX Mix. Non solo. Come detto, anche a
Supersano, e sempre questa mattina, gli agenti di Tricase hanno
sequestrato tre piccioni, di razza «Columbia Livia», che
erano stati abbattuti da un predatore. Il fatto si è
verificato in località «Masseria Belvedere», in
agro proprio di Supersano, dove un uomo, nato e residente a Supersano
con regolare licenza di caccia li aveva abbattuti. E se è pur
vero che lui avesse avuto regolare licenza, è altrettanto vero
che quei piccioni non si potevano ammazzare, perché la caccia,
come si sa, non è consentita. Ed è così che gli
agenti hanno proceduto al sequestro dei tre esemplari di fauna
selvatica, e di un fucile calibro 12, e poi ancora, tre cartucce di
piombo spezzato e tre bossoli di cartucce.</p>