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UFFICIO RECLAMI
Data pubblicazione: 26/10/2008 | CRONACA
A Brindisi l’addio agli elicotteristi. Presenti autorità politiche e militari
L’intero paese rende omaggio alle vittime del disastro aereo avvenuto nei cieli della Francia. Funerali militari di Stato per gli elicotteristi morti. Intanto tutta Calimera si prepara per domani a dare l’ultimo saluto a Massimiliano Tommasi.
di Federica Sabato


<p><!-- @page { size: 21cm 29.7cm; margin: 2cm } P { margin-bottom: 0.21cm } --></p> <p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"><strong>BRINDISI</strong> | Sette feretri, uno accanto all&rsquo;altro, avvolti da altrettante bandiere con il tricolore italiano, la camera ardente dei sette militari morti tragicamente tra i cieli della Francia, &egrave; stata allestita all&rsquo;aeroporto militare &laquo;O. Pierozzi&raquo; di Brindisi. Per <strong>Stefano Bazzo</strong>, il capinato <strong>Michele Cargnoni</strong>, il tenente <strong>Marco Partipilo</strong>, i primi marescialli <strong>Giovanni Sabatelli</strong> e <strong>Carmine Briganti</strong>, i marescialli di prima classe <strong>Giuseppe Biscotti</strong> e <strong>Massimiliano Tommasi</strong>, funerali di Stato. Le salme sono arrivate nella notte, per tutta la notte nell&rsquo;aeroporto &laquo;Pierozzi&raquo; c&rsquo;&egrave; stato un mesto pellegrinaggio di compagni di divisa, parenti e tanta gente comune, notte di veglia, di lacrime e di interrogativi, nella base del Sar, la stessa che per le vittime era considerata una seconda casa. I funerali sono iniziati alle 14, il programma del trasferimento dei parenti prima, e delle salme dopo, predisposto dalle autorit&agrave; militari, &egrave; stato condiviso con il Governo dopo il visto rilasciato dalla magistratura francese, la stessa che continua ad indagare sulle cause del disastro dell&rsquo;HH-3F del 84esimo Sar di Brindisi. Numerose autorit&agrave; civili, militari e politiche si sono susseguite per omaggiare i militari nella camera ardente. Cordoglio alle famiglie &egrave; stato espresso anche dal capo dello Stato, Giorgio Napolitano, e del ministro alla Difesa, Ignazio La Russa, anche lui presente a Brindisi.<br />Intanto, proseguono le indagini, un fascicolo di inchiesta &egrave; stato aperto dal procuratore aggiunto, <strong>Cosimo Bottazzi</strong>, e il pm <strong>Antonio Negro</strong>, due sono le ipotesi di reato: disastro aviatorio e omicidio colposo plurimo. La delega delle indagini &egrave; stata data al nucleo operativo dei carabinieri di Brindisi diretti dal colonnello Gennaro Ventriglia. Probabilmente si svolgeranno domani i funerali di Massimiliano Tommasi, il 34enne di Calimera, dove &egrave; gi&agrave; lutto cittadino. Il dolore di un intero paese attorno a sette bare e i famigliari vogliono che si faccia chiarezza sulla tragedia che ha segnato per sempre la loro vita.</p> <p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">&nbsp;</p> <p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"><strong>I FUNERALI (dall'inviato)</strong> | Sette famiglie, distrutte dal dolore. I volti di genitori, fidanzate, mogli, parenti. Tutte persone che tutto potevano aspettarsi nulla vita, ma non un dolore che probabilmente si poteva evitare. Dolore che non ha ancora un responsabile, e che solo la Procura di Brindisi probabilmente riuscir&agrave; a far luce. Oggi, il rito d'addio. Quello funebre, celebrato pochi minuti fa e conclusosi con la consegna del Tricolore ai familiari. I corpi dei sette militari pugliesi, infatti, proprio nella notte sono tornati dalla Francia. La liturgia, cominciata alle 14, all'aeroporto militare &laquo;Orazio Pierozzi&raquo; Centro Sar di Brindisi, alle spalle dell'aeroporto civile, ha visto la partecipazione di numerose autorit&agrave; militari e civili. La messa &egrave; stata officiata dall'ordinario militare, monsignor Vincenzo Pelvi, che nel corso dell'omelia, dopo aver pronunciato quei setti nomi di Massimiliano, Carmine, Giuseppe, Teo, Giovanni, Marco, Michele, ha sottolineato: &laquo;Sentiamo tutti il bisogno di un grande silenzio, il silenzio della consolazione&raquo;. Parole di conforto, con le quali il monsignore ha poi sottolineato come &laquo;un elicottero destinato alla ricerca e all'aiuto di vite umane, sia diventato strumento di morte&raquo;. L'aeronautica, con la sua attivit&agrave;, in tutti questi anni, ne aveva salvate di vite. Settemila. E poi, strano destino, strana sorte, lo strumento utilizzato per i salvataggi, per sette eroi, si &egrave; trasformato in strumento di morte. Parole su cui ancora insiste Pelvi: &laquo;Il velivolo si &egrave; trasformato in una causa di indicibile dolore&raquo;. Una liturgia composta, ordinata, dove ogni nucleo familiare si &egrave; stretto intorno al proprio caro.</p> <p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">&nbsp;</p> <p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">E ancora, sottolineando i nomi delle sette vittime, Pelvi ha continuato dicendo: &laquo;Una nube avvolge la mente e non ci consente di capire come sia potuto accadere in un istante questa tragedia&raquo;. Monsignor Pelvi, poi, ha affidato alla protettrice dell'Aeronautica militare, la Vergine di Loreto, i familiari delle vittime: &laquo;La vita umana &egrave; come un viaggio spesso oscuro e incomprensibile&raquo;. Nell'hangar, intanto, c'erano circa 2mila persone, e poi un altro migliaio sul piazzale. Numerose le rappresentanze istituzionali militari e civili, tra cui il capo di Stato maggiore alla Difesa, Vincenzo Camporini, il capo di Stato maggiore dell'Aeronautica, Daniele Tei, il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, il ministro agli Affari regionali, il magliese Raffaele Fitto, i sindaci dei diversi comuni, tra cui quello di Brindisi, Domenico Mennitti, e la senatrice Adriana Poli Bortone, nonch&eacute; il capo della Protezione civile, Guido Bertolaso, e il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, e poi carabinieri, polizia, Croce rossa, Misericordia e altre associazioni di volontariato. Il rito celebrativo funebre che si &egrave; tenuto nell'hangar &egrave; stato chiuso dalle parole di un'amica delle vittime dell'incidente, che ha sottolineato come per loro, la voglia di volare, di scandagliare i cieli, di soccorrere le persone in difficolt&agrave; fosse forte e sentita: &laquo;Avete dimostrato di essere veri eroi del cielo, nulla vi spaventava&raquo;. Il Tricolore, intanto, &egrave; stato consegnato solo dopo che i feretri hanno lasciato l'hangar dell'aeroporto militare. &Egrave; l&igrave; che sono stati salutati col grido del XV Stormo, di cui fa parte proprio l'84esimo Sar di Brindisi: &laquo;&Egrave; per i nostri amici, mammaiut&raquo;. Le bare intanto, sono state caricate sui carri funebri per consentire ai familiari di riportarle nei rispettivi paesi d'origine. <em>(r.f.)</em></p> <p>&nbsp;</p>
L'EDITORIALE
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