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UFFICIO RECLAMI
Data pubblicazione: 24/10/2008 | CRONACA
Schianto elicottero, indaga commissione italiana. Da Brindisi partono i familiari
Una commissione dell'Aeronautica militare italiana sarà da oggi in Francia per indagare sulle cause che hanno portato all'incidente dell'elicottero HH-3F in cui sono morti otto militari italiani, tra cui Massimiliano Tommasi, di 34 anni, di Calimera.
<p><!-- @page { size: 21cm 29.7cm; margin: 2cm } P { margin-bottom: 0.21cm } --></p> <p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"><strong>CALIMERA</strong> | Per l'elicottero caduto in volo in Francia, ieri nel pomeriggio, si cercano le cause. Tanto che una commissione dell'Aeronautica militare italiana sar&agrave; da oggi in Francia per indagare sulle cause che hanno portato all'incidente dell'elicottero HH-3F in cui sono morti otto italiani. Tra cui <strong>Massimiliano Tommasi</strong>, maresciallo di prima classe, di 34 anni, di Calimera. Tra le ipotesi vagliate in un primo momento c'era quella di una collisione con il secondo elicottero che li stava seguendo o con altri velivoli, perch&eacute; le condizioni del tempo erano ottime. Sette vittime appartenevano al Centro Sar di Brindisi, mentre l'ottava apparteneva al Centro Sar di Rimini. Massimiliano unitamente ai suoi colleghi era specializzato nei soccorsi. Appartenente al 15esimo Stormo di Pratica di Mare, aveva partecipato al salvataggio di tante persone, in un organo che ne aveva salvate ben 7mila di vite a partire dal 1965 fino ai giorni nostri. Le fiamme, probabilmente, hanno avvolto l'elicottero quando era ancora in volo. Ma si tratta solo di un'ipotesi che non ha al momento alcun tipo di fondamento se non per le testimonianze, ancora al vaglio degli inquirenti.</p> <p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">&nbsp;</p> <p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">Ieri sera, a Calimera, tantissime persone si sono strette attorno al dolore dei familiari, che quando hanno appreso la notizia dai telegiornali si sono preoccupati e hanno provato a contattare Massimiliano invano sul cellulare. Il padre di Massimiliano, Luigi, e la madre, la signora Gina, sono stati avvertiti ieri sera dal sindaco della citt&agrave;, Giuseppe Rosato, che ha avuto il difficile compito di avvertire la famiglia. Sar&agrave; lui, dunque, a proclamare il lutto cittadino. E proprio ieri, in mattinata, i genitori lo avevano sentito, e avevano avuto la garanzia che andasse tutto bene. Un incidente inaspettato, non ci sono dubbi. Il primo cittadino, ieri in tarda serata, dopo l'ufficialit&agrave; delle vittime, ha avuto il difficile compito di recarsi in casa della famiglia, che ha trovato in un dolore straziante, per una notizia sopraggiunta all'improvviso e decisamente inaspettata. &Egrave; a quel punto che si sono avvicinati parenti, amici, cittadini, nell'abitazione di via Roma, al civico 56. Sul posto &egrave; giunta anche un'ambulanza nel caso qualcuno dei familiari, a causa della forte emozione, avesse avuto qualche mancamento.</p> <p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">&nbsp;</p> <p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"><strong>DAL SAR DI BRINDISI, &laquo;SONO MORTI AMICI&raquo;</strong> | &laquo;&Egrave; sconvolgente leggere su questi fogli i nomi di coloro con i quali noi scherzavamo, fino all'altro giorno, e con i quali abbiamo condiviso con passione l'obiettivo del Sar che &egrave; quello della salvaguardia della vita umana&raquo;. Le parole del luogotenente Giorgio Esposito, portavoce del Sar, lascia trasparire un'emozione forte. Ragazzi, uomini, decisamente coraggiosi, che proprio qualche giorno prima aveva concluso un'operazione benefica per la vita: &laquo;Sono questi - sottolinea - gli stessi nomi che qualche giorno fa abbiamo diffuso in cui si parlava del trasporto a Napoli di una bambina cardiopatica, di un uomo trasportato a Brindisi per aver riportato grosse ustioni, e poi la partecipazione a ricerche in mare. Persone che vivevano con grande passione questa grande specialit&agrave; del soccorso aereo&raquo;. Intanto, proprio nel pomeriggio, partiranno per la Francia con un aereo militare da Brindisi i parenti delle vittime pugliesi. &Egrave; quanto comunicato dall'84esimo Centro di soccorso aereo Sar di Brindisi. Anche Luigi e Gina saranno alla volta della citt&agrave; parigina. Sono 11, dunque, le persone che si recheranno in Francia a bordo dell'aereo militare. Con loro partiranno anche alcuni ufficiali del Centro Sar brindisino. L'orario della partenza dell'aereo non &egrave; stato ancora fissato. Con loro, poi ci sar&agrave; anche un tenente colonnello medico.</p> <p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">&nbsp;</p> <p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"><strong>L'IMPATTO FATALE</strong> | L'incidente, lo ricordiamo, &egrave; avvenuto ieri attorno alle 16,30, durante un volo di trasferimento da Digione in Francia, a Florennes, in Belgio. L'elicottero precipitato, che appartiene all'84esimo Centro di Soccorso aereo Sar di Brindisi, cio&egrave; ad un reparto del 15esimo Stormo dell'Aeronautica militare, stava volando con un velivolo dello stesso tipo dell'83esimo Sar di Rimini. Dalla Puglia era partito con a bordo sette persone, e aveva fatto una prima sosta allo scalo di Rimini, poi &egrave; decollato nuovamente insieme al secondo HH-3F e a un altro militare alla volta di Digione. Ed ecco che, da qui, dopo uno scalo tecnico per il rifornimento, c'&egrave; stata la ripartenza alla volta della base militare di Florennes, dove i due velivoli avrebbero dovuto partecipare ad un'esercitazione multinazionale, la Tactical Leadership Programme. Durante il volo, per&ograve;, c'&egrave; stato l'imprevisto fatale. Tra l'Isle-en-Barrois e Vaubecourt, nelle vicinanze di Strasburgo, l'elicottero &egrave; precipitato impovvisamente, su un terreno lontano dalle zone abitate.</p> <p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">&nbsp;</p> <p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"><strong>LE CAUSE</strong> | Ma quali sono le cause che hanno portato a una simile tragedia? Sono ancora sconosciute, spiegano dall'Aeronautica militare. L'unica cosa che si sa &egrave; con pu&ograve; ricondursi alle condizioni di tempo sfavorevoli, perch&eacute; il clima era decisamente favorevole. Ad ogni modo, l'HH-3F di Brindisi di norma &egrave; impiegato in operazioni Sar (Search and Rescue) cio&egrave; di ricerca e soccorso. L'equipaggio, preparato a dovere, &egrave; in grado di agire e operare sia di giorno che di notte, senza problemi. Dal 1965 ad oggi, gli equipaggi del 15esimo Stormo hanno salvato circa 7mila persone in pericolo di vita. Al momento si esclude, come detto, una collisione con un altro elicottero italiano e altri velivoli, perch&eacute; quando &egrave; andato gi&ugrave;, spiegano dall'Aeronautica, &laquo;&egrave; precipitato gi&agrave; in fiamme&raquo;. Ma &egrave; solo un'ipotesi, perch&eacute; secondo altri le fiamme si sarebbero generate solo quando l'elicottero ha toccato terra. Quello dello schianto, intanto, &egrave; stato costruito circa venti anni fa. Ma era stato oggetto di controllo e revisione continuamente. Ed &egrave; per questo che la commissione raggiunger&agrave; la Francia, proprio per accertarne l'attendibilit&agrave; e quindi le cause.</p> <p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">&nbsp;</p> <p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"><strong>LE VITTIME</strong> | Come anticipato ieri, oltre a Massimiliano Tommasi, il maresciallo di prima classe, di 34 anni, di Calimera, sull'elicottero c'erano anche il capitano pilota Stefano Bazzo, 32 anni di Vicenza, che era in servizio all'83/o centro Sar di Rimini. Tutti gli altri componenti dell'equipaggio, ufficiali piloti e sottufficiali specialisti e soccorritori, appartenevano al Centro Sar di Brindisi, e sono il capitano Michele Cargnoni, 30 anni, di Brescia; il tenente Marco Partipilo, 29 anni, di Bari; i marescialli Giovanni Sabatelli, 50 anni, di Fasano (Brindisi); Carmine Briganti, 41 anni, di Talsano (Taranto); Giuseppe Biscotti, 37 anni, di Grottaglie (Taranto); Teodoro Baccaro, 31 anni, di San Vito dei Normanni (Brindisi), e lo stesso Massimiliano.</p> <p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">&nbsp;</p> <p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"><strong>IL CORDOGLIO</strong> | Messaggi di cordoglio sono arrivati alle famiglie da diverse persone istituzionali. Innanzitutto dal Capo dello Stato, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Ma anche dai presidenti di Camera e Senato, Gianfranco Fini e Renato Schifani. Non solo, nelle scorse ore anche il capogruppo di Forza Italia alla Regione, il salentino <strong>Rocco Palese</strong>: &laquo;Il Salento e la Puglia sono colpiti al cuore dalla tragedia dell&rsquo;elicottero dell&rsquo;Aeronautica Militare caduto in Francia. A titolo personale e a nome del gruppo consiliare di Forza Italia, Pdl alla Regione, esprimo profondo cordoglio alle famiglie di tutte le giovani vittime. Ma naturalmente un pensiero particolare va al Sar di Brindisi, alle famiglie e alle comunit&agrave; salentine che ancora una volta sono le pi&ugrave; colpite, a dimostrazione del grande spirito di servizio e dell&rsquo;onore che i nostri giovani portano all&rsquo;intero Paese&raquo;. Anche il deputato del Popolo della libert&agrave;, <strong>Vincenzo Barba</strong>: &laquo;Una notizia drammatica quella con cui la Citt&agrave; di Calimera si &egrave; dovuta confrontare nella serata di ieri. La scomparsa del giovane militare Massiliano Tommasi ha avvolto il comune Griko in un dolore molto profondo. &Egrave; difficile trovare le parole per consolare la famiglia Tommasi, in un momento cos&igrave; triste, ma avverto l&rsquo;esigenza morale di far giungere loro la mia intensa partecipazione al dolore che li ha colpiti, che &egrave; il dolore di un&rsquo;intera citt&agrave; e di un&rsquo;intera comunit&agrave; civica che, ancor di pi&ugrave;, desidera stringersi intorno a loro per abbracciarli e non farli sentire soli&raquo;. Anche il consigliere regionale e vicesegretario nazionale dei Popolari Udeur, <strong>Antonio Buccoliero</strong>: &laquo;Una tragedia terribile che ha strappato otto militari, ma soprattutto otto valenti uomini, che avevano fatto del servizio agli altri una ragione di vita. Il Salento - sottolinea Buccoliero - con la morte di cinque suoi figli, paga, ancora una volta, un altissimo tributo di sangue e dimostra come la nostra terra sia sempre generosa nell&rsquo;offrire uomini capaci che, indossando una divisa, scelgono di servire, con umilt&agrave;, coraggio e generosit&agrave;, un intero Paese. Esprimo tutto il mio cordoglio e la mia vicinanza alle famiglie delle vittime, alla numerosa famiglia dell&rsquo;Aeronautica militare, al Sar di Brindisi e alle comunit&agrave; colpite da questa terribile tragedia. Rivolgo un pensiero di particolare affetto ai genitori del maresciallo di Calimera, Massimiliano Tommasi, che in questa sciagura hanno perso il loro unico figlio. Non si pu&ograve;, in simili circostanze, consolare il dolore di un padre e di una madre - conclude Buccoliero - ma nessuna tragedia potr&agrave; mai cancellare il servizio che, che con grande impegno, il maresciallo Tommasi ha reso a tutto il Paese, facendo parte di un equipaggio particolarmente esperto nel prestare soccorso a persone in pericolo di vita&raquo;. Anche l'onorevole di Alleanza Nazionale, <strong>Ugo Lisi</strong>: &laquo;Ancora una volta apprendiamo con profonda tristezza che un militare salentino, il maresciallo Massimiliano Tommasi di Calimera, un figlio di questa terra &egrave; deceduto nel compimento del proprio dovere. In questo momento doloroso, che ha lasciato tutti noi sgomenti, non ha senso interrogarsi sui motivi di questa sciagura, ma, invece, &egrave; necessario stringersi intorno alla famiglia di questo militare che con abnegazione e grande professionalit&agrave; ha sempre svolto, nel migliore dei modi, la propria missione. Ai familiari di Massimiliano Tommasi giungono i miei personali e pi&ugrave; sinceri sentimenti di cordoglio e di affettuosa vicinanza&raquo;.</p> <p>&nbsp;</p>
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