Data pubblicazione: 22/10/2008 | CRONACA
Griffes contraffatte in pieno centro a Lecce, prezzi alti e custodite in un'abitazione
L'operazione delle fiamme gialle ha portato alla denuncia di un uomo già noto, che ora dovrà rispondere dell'accusa di contraffazione e riciclaggio. La merce non si esclude possa arrivare dal napoletano, scoperta fatta grazie al ritrovamento di due bolle.
<p><!--
@page { size: 21cm 29.7cm; margin: 2cm }
P { margin-bottom: 0.21cm }
--></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"><strong>LECCE</strong> | Tanti capi
e altrettante marche contraffatte. I militari della Guardia di
finanza del Comando provinciale leccese hanno fermato un mercato di
circa mille 200 capi contraffatti per un valore di circa 200mila
euro. È l'ultima operazione, in ordine di tempo, conclusa
dalle fiamme gialle, che hanno sequestrato diverse centinaia di
prodotti delle più svariate marche: Dolce & Gabbana, ma
anche Hogan, probabilmente le più popolari, quelle cioè
che sono state sequestrate anche in operazioni precedenti e che
alimentano il mercato illecito delle griffes. Al vaglio dei militari,
inoltre, anche marche quali Gucci, Ferrè, Moncler, Armani,
Woolrich, Prada, Paul & Shark, Jeckerson e molte altre. Le griffe
erano esposte proprio in città, a Lecce, in pieno centro,
nelle vicinanze di Porta San Biagio, che come si sa la sera
entrandoci si accede alla popolare «via della movida»
quella cioè che fa transitare tanti giovani sicuramente
attratti dalle marche. E allora in quella vetrina espositiva, non
potevano passare inosservate le note griffes, tanto che per far
sembrare la cosa quanto più attendibile possibile, i
responsabili dello spaccio hanno pensato probabilmente di far
lievitare i prezzi, quasi fossero griffes originali. In realtà,
le fiamme gialle, che di continuo assistono a corsi d'aggiornamento,
per i prodotti e per riconoscere le caratteristiche dei prodotti,
quando le hanno trovate nella boutique, le hanno sequestrate. Nello
show room, i militari hanno trovato davvero di tutto, con tanto di
cartellini al seguito, e riprodotti piuttosto bene.</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"> </p>
<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">L'operazione è
scattata ieri pomeriggio, quando i finanzieri si sono presentati
all'interno di un'abitazione civile adibita a punto vendita
commerciale. Una volta poi accertata poi la grossa quantità di
griffes, i militari hanno raccolto le generalità dei clienti,
con i quali si erano in un primo momento confusi. Il valore della
merce, come si diceva, una volta che aveva raggiunto il mercato vero
e proprio avrebbe fruttato diverse decine di migliaia di euro, per un
valore che ammonta all'incirca intorno ai 200mila euro. Per questa
«bravata» è stato denunciato un uomo, già
noto alle forze dell'ordine per aver avuto a che vedere con capi
fasulli già in passato, del leccese, per contraffazione e
riciclaggio. Ma da dove arriva tutta questa merce, che il più
delle volte viene venduta da extracomunitari, a poco prezzo, e che in
queste ultime settimane si sta camuffando sempre di più?
Indubbiamente la merce, potrebbe essere stata prodotta nel
napoletano, e a testimonianza di ciò avrebbero agito un paio
di bolle che avevano un indirizzo della Campania. Nell'ultimo mese,
ci sono state diverse operazioni condotte dai militari un po' in
tutto il Salento, dove le griffes venivano abilmente custodite
all'interno delle abitazioni private per raggiungere i destinatari
piuttosto facilmente. Il sistema, ormai collaudato, però sta
raggiungendo diverse sfaccettature, tanto da compromettere l'impiego
di onesti lavoratori.</p>
<p> </p>