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UFFICIO RECLAMI
Data pubblicazione: 21/10/2008 | CRONACA
Coltivava cannabis indica in casa. Con lui, dieci piante, 160 semi, e 120 euro
Le manette sono state strette ai polsi di Gian Vito Settanni, di 34 anni, originario di Galatina, ma residente a Cavallino. Avrebbe ordinato su internet i semi, per poi costruirsi una serra in casa. Le piante, 10 da 40 centimetri a un metro, sono state sequestrate.
<p><!-- @page { size: 21cm 29.7cm; margin: 2cm } P { margin-bottom: 0.21cm } --></p> <p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"><strong>CAVALLINO</strong> | In casa droga, semi, piante di marijuana. Sostanza che &egrave; stata trovata a seguito di una perquisizione domiciliare, e per la quale &egrave; stato arrestato. Era occultata all'interno di un podere alla periferia del capoluogo, e sono risultate di appartenenza di un uomo di Galatina. Un'operazione scattata ieri pomeriggio, quando il personale della Sezione antidroga della Questura di Lecce ha arrestato Gian Vito Settanni, di 34 anni, originario di Galatina, ma residente a Cavallino. L'uomo, celibe e incensurato, &egrave; stato sorpreso dagli agenti di polizia mentre si trovava all'interno di un podere alla periferia del capoluogo, mentre era intento a raccogliere infiorescenze da alcune piante di cannabis indica. Appena scorto gli agenti in lontananza che si stavano avvicinando, Settanni avrebbe tentato di fuggire, ma &egrave; stato praticamente acciuffato poco dopo. Una fuga di poche decine di metri, a seguito della quale, una volta bloccato, ha dovuto dare spiegazione agli agenti.</p> <p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">&nbsp;</p> <p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">A quel punto &egrave; scattata una perquisizione, prima personale, e poi del luogo oggetto dell'intervento. E poi nell'abitazione, in cui sono state trovate piante piuttosto alte, che probabilmente Settanni stava coltivando. E proprio all'interno dell'appartamento, sono state sequestrate 10 piante di cannabis indica alte rispettivamente tra i 40 centimetri e un metro. In casa, aveva anche varie foglie delle medesime piante, per un peso totale di circa 8,3 grammi, 160 semi di cannabis di diversa specie, tra cui &laquo;indica&raquo;, ma anche &laquo;safari mix&raquo; e &laquo;berimbao&raquo;. E poi ancora, 59 grammi al lordo delle confezioni di cannabis e 45,6 grammi di hashish al lordo delle confezioni. A queste vanno aggiunti la somma di 120 euro e due bottiglie di plastica con all'interno fertilizzante per piante, un bilancino di precisione meccanico, completo di pesi e custodia, e due coltellini a serramanico con impugnatura di legno con evidenti tracce di hashish sulla lama e un contenitore in plastica contenente una confezione vuota di semi di cannabis. Gli agenti sono sicuri che quella &laquo;roba&raquo; appartenesse a lui. Sulla macchina fotografica digitale, infatti, hanno trovato alcuni scatti, fotografie delle piante oggetto del sequestro.</p> <p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">&nbsp;</p> <p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">Tra le tante cose, gli agenti hanno poi accertato la provenienza dei semi, che sarebbero stati acquistati via internet tramite l'accesso ad alcuni siti specializzati del settore, in cui sono indicate anche le tecniche da adottare per una coltivazione &laquo;corretta&raquo; dei semi. Per la coltivazione dei semi e poi delle piante, Settanni avrebbe utilizzato un ingegnoso sistema che avrebbe utilizzato per far germogliare pi&ugrave; velocemente i semi. In un primo momento, venivano messi all'interno di un batuffolo di cotone inumidito, che veniva avvolto in un involucro di carta di alluminio, e inserito all'interno di un contenitore cilindrico normalmente usato per il confezionamento di un noto medicinale. Poi, attraverso un filo di ferro, il sistema, attraverso l'utilizzo di una lampada forniva il calore necessario per il germoglio. Settanni ha cos&igrave; ricevuto le manette ai polsi, ed &egrave; stato associato alla casa circondariale di Borgo San Nicola, a disposizione dell'autorit&agrave; giudiziaria, del pubblico ministero di turno, il sostituto Angela Rotondano, dinanzi alla quale si dovr&agrave; presentare difeso dall'avvocato Laura Minosi del Foro di Lecce.</p> <p>&nbsp;</p>
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