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UFFICIO RECLAMI
Data pubblicazione: 20/10/2008 | CRONACA
Lotta alle frodi nel sistema sanitario. Al vaglio la posizione di medici leccesi
Avrebbero beneficiato del contributo statale che viene erogato per ogni paziente, nonostante oltre un centinaio di questi erano ormai morti da tempo. Singolare un caso, in cui un morto risultava ancora assistito da ben tre medici.
<p><!-- @page { size: 21cm 29.7cm; margin: 2cm } P { margin-bottom: 0.21cm } --></p> <p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"><strong>LECCE</strong> | In tutto sono coinvolte 19 persone, perch&eacute; sono accusate di aver compiuto una maxi-truffa ai danni del sistema sanitario nazionale. Diciannove medici, infatti, sono stati denunciati dalla Guardia di Finanza di Brindisi che ora saranno giudicati all'interno di un filone d'indagine piuttosto complesso. I finanzieri della tenenza di San Pietro Vernotico, inoltre, hanno accertato, dopo aver esaminato la documentazione di oltre 250 persone decedute, che 129 persone, 12 delle quali morte da circa 20 anni, e 46 da oltre dieci, quasi quindici anni, continuavano ad essere iscritte al servizio sanitario nazionale, che di conseguenza erogava compensi mensili ai medici. Addirittura, una persona deceduta nel 2003, &egrave; risultata assistita da ben tre medici di famiglia. E non mancano gli indagati anche in provincia di Lecce, che sarebbero sparsi su un territorio di circa una decina di comuni, proprio nella zona a cavallo tra le due province, Lecce e Brindisi. In 70 casi, i medici di base risultavano assistere persone che erano decedute nonostante fossero stati loro stessi a certificarne la morte.</p> <p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">&nbsp;</p> <p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">Per questo, a seguito della denuncia all'autorit&agrave; giudiziaria, 19 medici ora saranno giudicati da un magistrato. Ma la posizione di altre persone sarebbe al vaglio della magistratura. Gli inquirenti che hanno svolto le indagini stanno valutando la posizione di 29 altri professionisti, che sono stati, invece, segnalati. Ma quanto prendono i medici di base per ogni loro assistito? Cinque euro al mese. Una tariffa mensile erogata dal sistema del Servizio sanitario nazionale. Dunque, 19 medici sono stati denunciati a piede libero, mentre altri 30 sono oggetto di indagine. Quest'ultime sono scattate circa tre mesi fa, dal promiscuo dei dati dell'anagrafe tributaria e dall'anagrafe dei Comuni, a seguito di un atto sottoscritto con Regione Puglia e Asl per la lotta alle frodi nel settore sanitario. Insomma, stando a quello che &egrave; il resoconto, i militari hanno accertato che in 129 casi i medici di base non avrebbero richiesto la cancellazione del loro nominativo dagli elenchi.</p> <p>&nbsp;</p>
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