Data pubblicazione: 20/10/2008 | CRONACA
Bracconieri senza scrupoli uccidono 5 esemplari di tordo. E scattano le denunce
Richiami elettromagnetici sequestrati, che simulavano il verso del tordo. A setaccio le zone di Guagnano, Surbo, Galatina e Gallipoli. Tre persone sono state denunciate, mentre un bracconiere è riuscito a fuggire. Il lavoro della Forestale.
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<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"><strong>GALATINA</strong> |
Continua l'attività di contrasto da parte degli agenti della
Forestale verso i bracconieri che utilizzano richiami acustici
artificiali per mandare avanti la loro passione per la caccia.
Richiami acustici, che a scadenza quasi costante, vengono sequestrati
dagli agenti della Forestale, intenti al controllo dell'attività
venatoria. L'ultimo episodio si è verificato praticamente
durante un controllo predisposto, appunto, al contrasto dell'uso
illegale dei richiami elettromagnetici che modulano il canto degli
uccelli. Questa volta, però, il tipo di uccello che è
stato abbattuto, non è la solita quaglia, ma il Tordo
Bottaccio. Un uomo di Galatina, che stava operando nella zona,
proprio con i richiami acustici illegali, ne aveva già
abbattuti tre esemplari. L'uomo, originario e residente a Galatina
stava cacciando in una zona in agro del comune. Con sé, nel
territorio denonimato «Case Rosse» aveva un fucile
semiautomatico di marca Beretta, calibro 12, poi 20 cartucce a piombo
spezzato, un richiamo artificiale acustico di avifauna riproducente
il verso del Tordo Bottaccio, con funzionamento elettromagnetico, che
era anche amplificato grazie ad un apposito sistema acustico per
l'amplificazione del suono, completo di batteria e 4 audiocassette.
Sotto sequestro, oltre a tutto questo materiale, sono finiti pure i
tre esemplari del tordo. Con i richiami acustici, i cacciatori che
operano sul territorio, cercano di guadagnarsi un terreno facile su
cui attirare la propria preda. Il lavoro degli agenti del Comando
stazione forestale di Gallipoli, coordinati dai colleghi del Comando
provinciale leccese, non si è di certo fermato qui. A
Gallipoli, infatti, in località «Santo Stefano», gli agenti hanno rinvenuto e sequestrato un altro
richiamo artificiale acustico di avifauna, riproducente il verso
della quaglia a funzionamento elettromagnetico con amplificazione del
suono, alimentato elettricamente con una batteria e munito di timer
di accensione e spegnimento.</p>
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<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">Il lavoro non è
mancato neppure in territorio leccese. Anche qui, nonostante il
divieto di utilizzare i mezzi acustici sia ormai chiaro a tutti, per
via del rischio di incappare in sanzioni pecuniarie e per il fatto
che ci si potrebbe prendere una denuncia, i bracconieri hanno
continuato a cacciare con l'ausilio dei richiami elettromagnetici.
Sequestri sono stati effettuati anche nel territorio di Surbo, in
località «Salonna», e a Guagnano. Dunque, a Surbo
gli agenti del Comando stazione forestale di Lecce, alle dipendenze
del Comando provinciale, durante un controllo notturno dell'attività
venatoria predisposto al contrasto dell'uso illegale dei richiami
elettromagnetici che modulano il canto degli uccelli, hanno
denunciato un uomo originario di Lecce, ma residente a Surbo. Gli
hanno sequestrato due fucili, di cui uno di marca Beretta calibro 12,
e 3 cartucce a piombo spezzato e un richiamo acustico tascabile che
simula il verso del tordo. A Guagnano, invece, ad essere stato
denunciato è stato un uomo originario di Campi Salentina, ma
residente a Surbo. Sotto sequestro è finito un fucile di marca
Benelli, calibro 20 e 3 cartucce a piombo spezzato, più due
richiami elettromagnetici completi di batteria e amplificatore
riproducenti il verso del tordo e 2 esemplari abbattuti. C'è
poi chi, furbescamente, è riuscito anche a sfuggire ai
controlli. Un cacciatore infatti, è riuscito a dileguarsi, ma
gli agenti stanno indagando per cercare di rintracciarlo.</p>